Fioraio morto nell'incidente, un paese distrutto dal dolore. Iniziative per ricordarlo

Il commerciante morto domenica sera in uno scontro frontale. "L’ultimo ripafrattese che aveva creduto nel suo territorio"

Antonio Grassotti

Antonio Grassotti

Pisa, 3 novembre 2021 - "Era figlio di un intero paese". Ripafratta piange il suo fioraio. Anche ieri il negozio sulla Statale era chiuso per lutto. L’attività, che Antonio Grassotti, 50 anni, morto nella sua Smart in uno scontro fontale con una Opel, gestiva con la sorella Michela, è punto di riferimento per la frazione sangiulianese. Gli altri commercianti e gli abitanti non riescono ancora a realizzare. "Ripafratta non sarà più la stessa", ripetono. "Voleva bene a tutti – spiega Alessia Di Lavorini coiffeur, che ha il suo negozio proprio davanti a quello dei Grassotti – Abbiamo perso una persona speciale". "Siamo tutti distrutti – aggiunge una cliente – Un paese intero lo piange. Povera la sua mamma e povera la sua sorella Michela, era in simbiosi con il fratello".

I compaesani ricostruiscono l’ultimo giorno di Antonio. "Era stato a consegnare i fiori (li aveva donati) per la riapertura del circolo parrocchiale di Avane. Poi era tornato a casa, ‘stasera non esco’, ci aveva detto. Poi, invece, lo aveva fatto per tornare proprio al cicrolo. Al rientro, la tragedia". Antonio era sulla Smart in via Verdi, quando una Opel, guidata da un giovane del luogo (l’ipotesi per lui è di omicidio stradale) - questa una prima ricostruzione dei carabinieri - ha invaso la sua corsia. L’impatto è stato violento e frontale. Il 50enne è stato rianimato dai passanti, ma è deceduto subito: stamani si terrà l’autopsia, il corpo è a Medicina legale. "Mi hanno chiamato in 100mila – prosegue Alessia – In paese è così, anche perché lui si prestava per tutti. Ora ci si incontra e ci si mette a piangere". "Lo abbiamo visto crescere – prosegue ancora la cliente di Di Lavorini coiffeur – La mamma è rimasta vedova presto. E lui era figlio di un intero paese".

"Chiedo che tutto il lungomonte – scrive Marcello Guidi sul gruppo faceboock ‘Il lungomonte c’è’ si renda conto della perdita subìta a Ripafratta… per quanti negozi creati e associazioni si possono fare …. nessuno sostituirà Antonio Grassotti, grande amico mio e di tutte quelle persone fortunate che hanno avuto anche solo il piacere di passare una serata con lui, noi paesani sappiamo che lui era una persona unica e speciale, buono, sempre pronto ad aiutare, generoso, pieno di voglia di vivere che trasmetteva a tutti coloro che avevano la fortuna di frequentarlo. Ma oltre a questo era l’ultimo baluardo del paese, l’ultimo Ripafrattese perché nessuno ci ha creduto come lui, per me sei ancora fra noi… e tutto ciò che verrà fatto di buono sarà fatto a tuo nome… Eri e sei ancora l’ultimo baluardo senza peli sulla lingua. Un abbraccio e che dire quando toccherà a me spero tu sia la prima persona che incontro. Un abbraccio forte". "Lui era sempre serenità", ci aggiunge a voce.