"Filmò sesso tra minori a casa sua" In appello ridotta la pena a 5 anni

Il 72enne, che aveva ricoperto cariche importanti nelle manifestazioni storiche pisane, è ai domiciliari

"Filmò sesso tra minori a casa sua"  In appello ridotta la pena a 5 anni

"Filmò sesso tra minori a casa sua" In appello ridotta la pena a 5 anni

di Antonia Casini

La pena, in appello, è stata ridotta a cinque anni e un mese. L’uomo si trova sempre agli arresti domiciliari, ma, con la sentenza definitiva, rischia il carcere. E’ accusato - è questa la contestazione più grave - di aver filmato sesso tra minori. In primo grado era stato condannato a sei anni (30mila euro di multa) per la violenza sessuale aggravata (palpeggiamenti) e continuata su minore e per la produzione continuata di materiale pedo pornografico, assolto per due posizioni, adescamento di minore continuato e interferenza illecita nella vita privata. Nel frattempo è stata rimessa una querela per interferenza illecita

e riconcordata con la procura generale la riduzione della pena per il 72enne pisano che ha ricperto ruoli nelle manifestazioni storiche legate al Comune. Ma l’uomo (di cui omettiamo le generalità a tutela delle vittime) si era già dimesso prima del primo arresto e, al momento, non ha più funzioni.

"Soddisfatta" la difesa, l’avvocato Massimo Parenti del foro di Pisa, "per aver trovato un accordo con le parti civili. Chiusa così la vicenda dal punto di vista civilistico – commenta – Resta la questione penale. Leggeremo le motivazioni della corte d’appello per poi valutare un ricorso in Cassazione".

L’imputato aveva scelto di far conoscere la sua versione con una memoria scritta nella quale aveva ammesso di aver tenuto quegli "atteggiamenti" dei quali, però, avrebbe ignorato la gravità. L’uomo era stato arrestato a settembre 2021 dalla squadra mobile della questura di Pisa. L’anno prima era già stato condannato a due anni e 4 mesi per violenza sessuale, in quella occasione aveva risarcito la parte offesa. Durante le prime indagini gli agenti portarono via il suo pc e l’hard disk. Con una perizia forense, spuntarono i filmati di una ragazza e un ragazzo in intimità nella sua casa. Casa che il 72enne avrebbe prestato più volte ai due che non sapevano della presenza delle microcamere. Trovate anche fotografie di ragazzine durante le attività comuni o vacanze, ma anche foto dei vari profili social rielaborate – per l’accusa - dall’uomo attraverso programmi informatici che ’spogliano’ i soggetti (deepnude). Sei inzialmente le vittime.