
I genitori, addolorati, sono stati ascoltati dalla polizia che farà un sopralluogo all’ippodromo di San Rossore. La Procura ha infatti aperto un fascicolo per omicidio colposo. Al momento, la squadra mobile indaga però contro ignoti. Una procedura scontata per permettere di fare l’autopsia al giopvane fantino, Pietro Alberto Brocca, morto in ospedale a quattro giorni dalla caduta durante una gara, giovedì scorso: troppo violenta la botta ricevuta in testa. Ci sono video della gara che sono stati visionati dagli agenti per capire se ci possano essere eventuali responsabilità. Sarà il medico legale Turco a svolgere l’esame autoptico.
Mobilitato il mondo dell’ippica per il ragazzo "gentile e umile". In ricordo di Pietro, l’Asd associazione gentlemen riders d’Italia, ha aperto un fondo di solidarietà ai suoi cari. "Non c’è un momento sprecato nella vita se viene speso in sella", viene citato Churchill e poi aggiunto nell’appello: "Anche se hai perso la corsa più importante per la tua vita ti ricorderemo sempre come un vincitore sorridente. L’associazione Gentlemen Riders d’Italia sta organizzando una raccolta fondi per solidarietà alla famiglia di Pietro, siamo convinti che a lui avrebbe fatto piacere sentire vicini tutti noi che condividiamo la stessa passione. Chiunque può partecipare". Sono già tante le condivisioni. Così come i messaggi su Facebook. Video e foto, soprattutto di Monica Scano che lo ha immortalato molte volte: "Un omaggio per te Pietro, galoppa tra gli angeli campione". A Mores, suo paese di origine, nei giorni scorsi è stata organizzata per lui una fiaccolata. Il corteo di amici ha attraversato le principali vie e si è poi diretto verso la casa del 21enne dov’è stata intonata "Savitri", canzone di Soleandro.
Nato nel 1999 a Dorgali, in provincia di Nuoro, Pietro Alberto abitava da tempo con la famiglia nel Sassarese. Era un grande appassionato di cavalli: il papà Francesco è allenatore.
Antonia Casini