FRANCESCA FRANCESCHI
Cronaca

"Un colpo secco come d'arma". Falco trovato morto in giardino

Misterioso episodio a Oratoio. Piccolo foro nel collo dell'animale

La testimone del fatto racconta la vicenda

Pisa 25 febbraio 2016 - Un rumore fortissimo e improvviso che, in un istante, ha spazzato via la quiete del pomeriggio». A parlare è la signora Paola Bozzi che, martedì pomeriggio, ha sentito dal salotto del suo appartamento di Oratoio un colpo assordante. «Erano da poco passate le 16.30, ero tranquilla in casa quando, all’improvviso, ho udito un colpo potentissimo – racconta la signora – e purtroppo, visti i tempi, la testa mi è subito andata al peggio. Ho pensato ad uno sparo, ad un’arma da fuoco e sono uscita immediatamente in giardino».

 

Al piano terra del palazzo, nel terreno adiacente alla cucina del suo appartamento giaceva, ormai privo di vita, un piccolo rapace. «Io non sono esperta e non ho saputo riconoscere con certezza né la specie né le caratteristiche dell’uccello – prosegue col racconto – e ho chiamato mio marito che, in quanto cacciatore, mi ha subito spiegato che si trattava di un falchetto». Nel frattempo anche altri vicini di casa sono usciti dalle proprie abitazioni per capire la provenienza di quell’inaspettato rumore. «Eravamo tutti increduli, non sapevamo più dove guardare – aggiunge Bozzi – quando all’improvviso ho alzato il volto e ho notato il vetro della finestra delle scale spaccato». Il vetro, al secondo piano della comune finestra condominiale, presenta un’evidente spaccatura e un notevole danneggiamento.

 

Difficile ipotizzare che il volo in picchiata di un rapace sia così rapido da spaccare un doppio vetro di quelle dimensioni. Sul posto, nel tardo pomeriggio di martedì, sono intervenuti una pattuglia della municipale e i carabinieri che hanno provveduto a raccogliere l’uccello per fare, successivamente, accertamenti e una lastra capaci di dire con certezza le cause della morte.  Ma a quanto deve volare deve volare un rapace per distruggere una finestra a doppio vetro? «Con tutte le cautele del caso, soprattutto perché non ho visto l’animale né tanto meno il vetro della finestra – interviene Marcello Marinelli, presidente del Wwf - sezione di Pisa – dubito fortemente che un falco possa distruggere una vetrata. Vediamo moltissimi episodi e abbiamo una casistica sufficientemente ampia per dire che un’eventualità del genere è molto improbabile per non dire impossibile. Ipotizziamo, per assurdo, che si fosse trattato di un falco pellegrino – prosegue Marinelli – ossia di un rapace velocissimo. In picchiata può raggiungere anche i 200 chilometri orari ma – ribadisce – questo ritmo lo tiene solo quando individua una preda in zone boscose, in campi aperti e, ovviamente, in luoghi assai lontani dal centro abitato.

 

E’ comunque impossibile un impatto senza lasciare segni o tracce evidenti». Anche un volontario e il veterinario della Lipu confermano questa tesi e aggiungono: «Neppure un uomo, da solo, può distruggere un doppio vetro e, qualora fosse stato il falco, sarebbero rimaste sulla finestra tracce del forte impatto. In primis piume ma anche sangue e resti del rapace resterebbero attaccati alla superficie». Un episodio che ha dell’incredibile e che non convince gli abitanti del condominio che, da martedì sera, provano a non pensare alla possibilità più verosimile: uno sparo di arma da fuoco nel centro abitato.