
Ex Stallette in vendita. Protesta dei giovani eccellenze pisane della tecnologia in 2D
Entro il 19 giugno, Zerocalcare, la Warner Bros e persino Topo Gigio devono sloggiare dalle Ex Stallette di via Nicola Pisano "perché il Comune le sta per mettere in vendita in quanto vuote". Gli spazi delle Ex Stallette non sono vuoti perché ci lavorano in pianta stabile 15 giovani creativi (azienda Doghead) e c’è una sala dove vengono fatti workshop per una quarantina di studenti di tecnologie in 2D. Quei creativi piegano i pixel dei monitor alla fantasia, ed ecco che danno vita a due serie animate di Zerocalcare, a produzioni commissionate dai big del fumetto, dei cartoons e dell’animazione digitale; tra questi big c’è anche Rai Play col "remake" di Topo Gigio, e Prime Video. Francesco Auletta di Diritti in Comune commenta: "Invece di incentivare questi incubatori di creatività, tutelare e fare da attrattore di giovani talenti, il Comune vende l’immobile perché vuoto e male utilizzato. Stiamo scherzando? Questi che stanno lavorando qui, chi sono? Non è un problema loro se gli spazi contigui a quelli dove lavorano sono vuoti; il problema è proprio dell’amministrazione che sta mettendo in vendita, zitta zitta, questi immobili". Secondo il consigliere Auletta, l’operazione non ha la dovuta trasparenza. "Abbiamo trovato per puro caso sull’albo pretorio questa volontà di vendita. Per puro caso perché nell’intestazione dell’atto c’è scritto semplicemente "stima del valore del patrimonio comunale". Non c’è nel titolo, il nome Ex Stallette". Jacopo Galli è uno dei ragazzi che lavora lì, e dice: "Una mattina abbiamo notato una persona che faceva delle foto dal cortile. Ci ha detto che le foto servivano per la stima del valore dell’immobile che sarebbe stato oggetto di vendita. Eravamo una trentina ma appena è circolata la voce della vendita, molti di noi hanno preferito rifugiarsi all’estero. Allo stato dell’arte infatti, non è prevista una sede alternativa". O meglio la sede alternativa c’è ma è una sorta di nastro che si avvolge all’indietro, ai tempi dell’isolamento covid. "Ci si prospetta di lavorare da remoto – continuano i ragazzi e le ragazze – il che significa sfilacciare, smembrare un gruppo che ha bisogna di interagire, di confronto continuo, di ispirazione che viene anche durante una chiaccherata con il caffè in mano". Rintuzza Auletta: "Un’operazione sconcertante, la vendita di un complesso ristrutturato con i fondi Piuss di grandissimo valore storico, artistico e culturale, dato poi in concessione alla Fondazione Sistema Toscano, concessione che è scaduta e non sarà rinnovata per la vendita. Ancora una volta la totale mancanza di progettualità porta a soluzioni estreme che puntano solo a fare cassa". Carlo Venturini