E’ il momento di Moreo, la punta-trequartista. Condizione in crescita, ora servono i gol

Buone prestazioni in questo inizio di stagione per un prototipo di calciatore perfetto per Aquilani. Adesso si attende la "zampata"

E’ il momento di Moreo, la punta-trequartista. Condizione in crescita, ora servono i gol

E’ il momento di Moreo, la punta-trequartista. Condizione in crescita, ora servono i gol

È arrivato il momento di Stefano Moreo: l’ariete meneghino contro il Bari ha messo in mostra una buona condizione fisica, sicuramente in crescita rispetto allo spezzone di gara disputato contro il Modena prima della sosta, sulla falsa riga della prestazione fornita nella gara d’esordio in casa della Sampdoria. Per qualità tattiche e abilità tecniche, il numero 32 rappresenta il prototipo ideale per i concetti proposti da Alberto Aquilani: il tecnico nerazzurro sviluppa il suo gioco offensivo attorno a un centravanti mobile, capace di svariare su tutto il fronte offensivo. Sia al "Ferraris" che sabato scorso Moreo ha sottolineato quanto la sua presenza nello scacchiere nerazzurro sia importante: costante dialogo con i compagni, ricerca del pallone fino alla linea della metà campo, e soprattutto grande efficacia ogni volta che ha potuto posizionarsi con gli occhi in direzione della porta.

Perché Moreo è un trequartista prestato al fisico di un centravanti: spalle alla porta – basti vedere il suo rendimento dall’arrivo a gennaio scorso – fa una fatica enorme a imporsi. Quando però riesce a entrare nelle pieghe della manovra e viene coinvolto nelle combinazioni palla a terra, alza la qualità delle proprie giocate ed esalta anche i compagni che gli ruotano attorno. Mettendo a confronto le statistiche della scorsa stagione e quelle – fortemente incomplete – del primo scorcio di questa annata si ha la conferma di quanto appena detto.

Da gennaio a maggio scorsi Moreo ha messo a segno 2 reti, sbagliando praticamente la metà dei passaggi tentati: la percentuale di suggerimenti riusciti infatti si attestava al 54%. Il suo impiego principalmente come terminale dei suggerimenti in profondità è evidenziato dal 50% dei duelli aerei vinti. Questa percentuale, nelle presenze messe a referto nel torneo in corso, scende al 44%: Stefano Moreo viene cercato dalla squadra, ma attraverso una manovra che punta a innescarlo con la palla a terra. E infatti a beneficiarne è la qualità nel dialogo con i compagni: fino a oggi il numero 32 ha portato a termine con successo il 69% dei passaggi tentati, migliorando sensibilmente il dato archiviato nella stagione conclusa quattro mesi fa.

Quello che adesso deve sicuramente migliorare è l’efficacia negli ultimi venti metri, perché per il momento Stefano Moreo è fermo a un solo tiro scagliato nello specchio della porta avversaria. Per far decollare definitivamente il cammino dei nerazzurri, fin dalla partita di sabato contro la Feralpisalò l’ex Brescia dovrà riuscire a far prevalere le qualità del centravanti su quelle del trequartista. Nonostante le pesanti assenze di Marco D’Alessandro e Matteo Tramoni, Moreo può contare su compagni in grado di allestirgli il palco per il ruolo di stoccatore: Arena con le sue zingarate nel breve, Valoti con le geometrie, Vignato con le sue invenzioni. Un motivo in più per sperare in una rete di Stefano Moreo? Fino a oggi soltanto lo Sporting Club e proprio la Feralpisalò non hanno potuto esultare per i gol siglati dai propri centravanti.

M.A.