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Doposcuola a tariffe agevolate per chi studia o lavora in Ateneo

L'Università di Pisa garantisce servizi di doposcuola e tariffe agevolate per conciliare vita, studio e lavoro dei membri della comunità universitaria. Iniziative concrete per favorire il benessere organizzativo e la parità di genere.

Doposcuola a tariffe agevolate per chi studia o lavora in Ateneo

Francesca Pecori

Dare una risposta concreta all’esigenza di conciliare tempi di vita, studio e lavoro di tutti i membri della comunità universitaria. E’ l’obiettivo delle due convenzioni stipulate dal Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo per assicurare ai figli di chi studia o lavora all’Università di Pisa un servizio di doposcuola e tariffe agevolate in strutture qualificate. "Questi accordi - spiega Francesca Pecori, responsabile dell’Ufficio per l’eguaglianza e le differenze dell’Ateneo - sono frutto di un’attenta analisi delle istanze della nostra comunità. Per questo motivo, il servizio si rivolge a tutti coloro che fanno parte della comunità universitaria: docenti, personale tecnico e amministrativo, studenti, e anche borsisti e specializzandi che spesso si trovano in una condizione di precariato essendo all’inizio della propria carriera". Un accordo è stato siglato con la Cooperativa Scolastica Santa Caterina dove sarà attivo un servizio di doposcuola dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 17.30 con diritto di prelazione e iscrizioni con uno sconto del 10% a asili nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di I e II grado. L’altra convenzione, siglata con Arnera Società Cooperativa Onlus, offre tariffe agevolate per asili nido, ludoteche, campi estivi e invernali e centri sportivi fino ai 14 anni di età. "Quest’anno il nostro Ateneo - prosegue Pecori - ha stanziato quasi 60 mila euro da destinare a questi contributi, che possono essere richiesti da chiunque ne abbia bisogno, anche da persone che vengono dall’estero per un periodo di studio o ricerca all’Università di Pisa e che, anche se per pochi mesi, sono membri effettivi della nostra comunità". L’impegno dell’Ateneo su questo fronte è, secondo Pecori, "un segnale importante, perché è compito dell’Università favorire il cambiamento sociale e questo non può derivare solo dalle iniziative culturali, ma servono misure concrete". Un’iniziativa, questa, "che rientra nel Gender Equality Plan di Ateneo - aggiunge Elena Dundovich, presidente del Comitato Unico di Garanzia – volto a favorire il benessere organizzativo attraverso reali misure di rafforzamento della conciliazione dei tempi di vita, lavoro, studio e ricerca". Stefania Tavella