
Un momento della grande festa dei giocatori sotto la Curva con la coppa per la promozione in Serie A
di Lorenzo Vero
Finito. Si chiude, dopo undici mesi di duro lavoro, un libro meraviglioso, enorme, costituito, capitolo dopo capitolo, da pagine pregne di storie del club. È terminata ufficialmente ieri la stagione del Pisa Sporting Club. Si chiudono per l’ultima volta i cancelli del centro sportivo "Cetilar" di San Piero a Grado. Sì, perché se l’ultima partita è stata giocata martedì, con la grande vittoria contro la Cremonese, la squadra ha proseguito il lavoro, certamente più leggero, spensierato, fino a venerdì. Una stagione straordinaria, iniziata 312 giorni prima, la sera di lunedì 8 luglio all’Hotel San Ranieri di Pisa e con i primi allenamenti a porte aperte all’Arena. Con il ritiro di Bormio, dal 14 al 28 luglio, sono state gettate le fondamenta sulla quale è stata costruita la promozione. Un cambio di filosofia, di mentalità: convinzione la parola chiave. I calciatori hanno dimostrato lì quanto promesso da Caracciolo e Calabresi a Inzaghi per convincerlo a firmare con il Pisa, buttandosi nel fuoco per lui. Quindi l’amichevole prestigiosa con l’Inter, nella quale i nerazzurri hanno visto Esteves uscire dal campo in barella e dire addio al proprio campionato, la prima uscita ufficiale, con la vittoria per 3-0 in Coppa Italia sul campo del Frosinone. Salutati Valoti, D’Alessandro, Barbieri, Lisandru Tramoni, il calciomercato ha portato in casa Pisa volti nuovi, divenuti cruciali, come Angori, Lind, Semper tra gli altri. Il 17 agosto il campionato si apre con il 2-2 con lo Spezia. Sì, quella sfida che sarebbe diventata un leitmotiv di tutta la stagione. Un campionato storico. Ben oltre la promozione in Serie A, attesa da trentaquattro anni e festeggiata per oltre una settimana. In trentotto partite, il Pisa ha conquistato settantasei punti. Record di punti nella storia del club tra i professionisti, oltre che essere diventata la migliore seconda classificata di sempre da quando la Serie B vanta venti squadre. Ventitré vittorie, sette pareggi e otto sconfitte. Sessantaquattro i gol segnati dalla squadra di mister Inzaghi, secondo miglior attacco del campionato, e trentasei subite, seconda miglior difesa. Dieci punti di vantaggio rispetto alla squadra di D’Angelo, terza classificata, e ben quindici sulla Cremonese quarta. Il primo gol, come l’ultimo, segnato da Touré. Appena quattro i punti totalizzati nel girone di ritorno rispetto a quello d’andata, con una squadra che, tolta la doppia sconfitta, mai ha accusato un calo di risultati.
Da inizio campionato in testa, un anno trascorso senza scendere sotto la seconda posizione. Adesso le meritate vacanze, staccare la spina prima che a inizio luglio i cancelli si apriranno di nuovo in vista di una nuova storia, tutta da vivere in Serie A.