Una vera e propria doccia fredda per i numerosi fruitori della piscina di Calci. Ieri mattina, infatti, l’’Asd Nuoto La Gabella ha comunicato la sospensione delle proprie attività nell’impianto calcesano. Una notizia inattesa che Patrizia Silvestri, presidente dell’Asd, ha giustificato così. "Dopo una sofferta valutazione della situazione contingente, la società è costretta a comunicare la sospensione delle proprie attività nell’impianto di Calci. Le ricadute dell’emergenza Covid sulle attività dell’anno sportivo appena concluso e sull’avvio di quello attuale e i limiti dell’impianto dal punto di vista dell’efficienza energetica e del contingentamento degli accessi, hanno infatti portato alla determinazione che sia opportuno anticipare la ristrutturazione dell’impianto stesso, da parte della società proprietaria, per restituire a Calci e Pisa un complesso natatorio finalmente in linea con lo sviluppo degli sport e delle attività acquatiche e con la riduzione dell’impatto economico e ambientale. La scelta, per quanto non indolore, sembra anche la più corretta per consentire agli utenti e alle società, di poter svolgere il proprio anno sportivo presso altre strutture, rispetto potenziali interruzioni della nostra Associazione. Resta intesa la disponibilità dell’Asd, di adoperarsi in ogni modo per ridurre gli eventuali disagi arrecati, per dare continuità alle attività trasferibili in altre realtà e l’impegno a provvedere, al più presto, alla restituzione dei voucher per i periodi relativi all’emergenza Covid. Certi di avere profuso ogni sforzo possibile in questi anni nel valorizzare al massimo l’impianto che abbiamo in gestione, siamo sicuri della comprensione di tutti per la particolare situazione che noi tutti viviamo".
Una sorpresa anche per Palazzo Comunale. "Siamo stati informati questa mattina (ieri, ndr) – spiega Valentina Ricotta (nella foto), assessore allo sport – dalla presidente della società circa la sofferta decisione presa e siamo profondamente dispiaciuti perché viene a mancare una realtà radicata sul nostro territorio che garantiva una validissima offerta sportiva e progetti sociali inclusiva non solo per il paese anche per le tante persone che arrivavano da fuori Calci". E ad essere furiosi sono soprattutti alcuni fruitori dell’impianto, che sulla pagina Facebook dell’associaizone hanno rimarcato il proprio disappunto. "Perché avete preso le iscrizioni quando c’era comunque la chiusura nell’aria? – si legge – Non siete stati per niente corretti! Ho fermato il posto per i miei bimbi e intanto ho perso tempo e adesso non trovo più disponibilità nelle altre piscine. Mi era stato anche detto di fare il certificato con ECG: per fortuna ancora non l’ho fatto, altrimenti avrei buttato via 50 euro". "Sono stati fermati i posti per l’inizio dei corsi invernali, con tanto di data, per poi comunicare dopo 2 giorni la chiusura?".
Igor Vanni