"Disagio, nell’anno del Covid meno accessi Ma ora i casi in ospedale in forte aumento"

L’incontro, legge Basaglia 45 anni dopo nel nome di Barbara Capovani. "Negli ultimi anni il personale è stato ridotto del 20%"

"Disagio, nell’anno del Covid meno accessi  Ma ora i casi in ospedale  in forte aumento"

"Disagio, nell’anno del Covid meno accessi Ma ora i casi in ospedale in forte aumento"

di Antonia Casini

Strutture, risorse, soluzioni, 45 anni dopo la legge Basaglia (13 maggio 1978) che chiuse i manicomi, nel nome della dottoressa Barbara Capovani. Nel convegno organizzato dall’Alba, al Big Fish, lo stabilimento balneare gestito dalla stessa associazione, si parte anche dai numeri commentati da Galileo Guidi, presidente del Coordinamento delle associazioni di salute mentale toscano. "Gli accessi nelle strutture picchiatriche regionali, in generale, sono stati ridotti nell’anno della pandemia. Ma questo ha portato conseguenze negli anni successivi. Non abbiamo ancora i numeri relativi al 2022-2023 ma si parla di un forte aumento delle persone che sono in sofferenza". Fa eccezione, invece, l’Spdc, la psichiatria territoriale, dove, grazie anche alla riorganizzazione fatta dalla stessa Capovani che quel reparto lo dirigeva quando è stata uccisa, è passato dalle 302 dimissioni del 2018, alle 422 del 2019 alle 413 del 2020.

"Il responsabile della Società italiana della psichiatria forense, ha detto che in Italia sono circa 750 i posti nelle Rems gli stessi che c’erano prima negli Opg (ospedali psichiatrici giudiziari) – aggiunge Guidi – Il problema grosso è che la metà dei pazienti presenti in quelle strutture dovrebbe stare altrove. E’ importante coinvolgere la magistratura e tutta la rete. Gli psichiatri non possono diventare persone che garantiscono la sicurezza sociale. Il lavoro che la dottoressa aveva cominciato nel Tribunale di Pisa va continuato e parlo come rappresentante dei familiari per i quali sofferenza e devianza sono motivo di dolore. Inoltre, mi preoccupa anche la riflessione di Corrado Rossi, psichiatra del comitato tecnico scientifico l’Alba ed ex responsabile Ufsma Pisa,che ha parlato del 20% di riduzione delle risorse umane nel settore, così anche la capacità di ascolto si riduce". Presenti anche Annibale Fanali e Alessandro Lenzi. Ha coordinato la presidente dell’Alba Diana Gallo: "Servono progettazioni efficaci, efficienti e frutto di competenza ed esperienza di buone pratiche. Dare fiducia si può, senza mettere a rischio la propria salute e quella dei curanti. Un equilibrio fatto di adeguate risorse economiche e umane, formazione, competenza , regole e leggi".