
La storica Farmacia Dinucci cambia sede e si amplia: sono stati inaugurati ieri i nuovi locali in via Martin Luther King, accanto al Conad City. "La Farmacia Dinucci esiste dal 1870, ma non è sempre stata a San Giuliano – ci racconta Francesco Dinucci, titolare della farmacia –. Qui è arrivata nel 1920 e da quando è su questo territorio è passata di padre in figlio: la curiosità è che ognuno di noi ha spostato la sede. Oggi veniamo in questo nuovo complesso con la speranza che ci sia uno sviluppo di tutta la zona: speriamo che si di buon auspicio per noi e per tutto il paese".
Farmacia e non solo…
"La grande novità è il centro estetico all’interno della farmacia, un progetto che nasce 10 anni fa e che ora è realtà. Guardiamo imfatti al ‘bell’essere’, ovvero lo stare bene e avere anche un aspetto curato, ordinato. Abbinare queste due funzioni lo riteniamo un obiettivo centrato per una farmacia moderna che ha delle visioni allargate".
Qual è il ruolo delle farmacie durante questa pandemia?
"Abbiamo anche noi il laboratorio galenico, abbiamo prodotto il gel quando non si trovava. Oggi abbiamo ripreso un ruolo prevalentemente distributivo, anche se la farmacia è il primo baluardo del sistema sanitario che la popolazione trova. Quando non sai dove andare, entri in farmacia per chiedere aiuto. È stato un periodo complicato e lo è tutt’oggi, ma all’inizio c’era anche spaesamento e non si sapeva cosa fare. Con tutti i nostri colleghi, siamo stati di grande aiuto per la popolazione: purtroppo qualcuno l’ha pagata anche molto cara, nella nostra zona abbiamo perso Francesco Giglioni di Marina di Pisa che era una persona stupenda. Ancor oggi le persone si rivolgono a noi per informazioni e servizi: è per questo che spero che un ambiente più grande e attrezzato ci permetta di andare incontro alle esigenze della gente".
Conviviamo con il Covid da un anno: eppure ci sono ancora negazionisti e continui assembramenti…
"Credo che le persone siano stanche di queste limitazioni. Purtroppo dobbiamo rassegnarci a vivere ancora un po’ in queste situazioni e dobbiamo rispettare le indicazioni che ci vengono date, ma la popolazione ha un’esigenza di ‘vita’ e l’obiettivo che si dovranno dare i nostri governanti sarà quello di pensare a una società organizzata che possa convivere con il Covid. Non potrà essere più solo una questione di divieti: vanno evitati senz’altro gli assembramenti, però dobbiamo strutturarci per consentire alla gente di uscire di casa. Mantenere le distanze e usare le mascherine senza però dover rinunciare alla vita".
Come vanno i vaccini?
"È iniziata la distribuzione e la farmacia ha un ruolo nella catena di distribuzione con i medici di medicina generale, diretti agli ultraottantenni. I vaccini vanno gestiti con molta attenzione: sono pochi, hanno un valore enorme e una manovrabilità limitata visto che devono stare a una temperatura controllata molto bassa e quando escono dal frigo ospedaliero devono stare in un frigo normale ed essere inoculati entro 5 giorni. C’è un’organizzazione molto scrupolosa sia con le farmacie che con i medici: tutto sta funzionando molto bene".
Igor Vanni