Di Sacco, una vita agli attacchi: "Addio all’uomo delle carrozze"

di Diego Petrucci* Una vita all’attacco, anzi «agli attacchi», quella di Antonio Di Sacco....

Di Sacco, una vita agli attacchi: "Addio all’uomo delle carrozze"

Di Sacco, una vita agli attacchi: "Addio all’uomo delle carrozze"

di Diego Petrucci*

Una vita all’attacco, anzi "agli attacchi", quella di Antonio Di Sacco. Così si definisce in gergo infatti l’arte delle carrozze e Antonio ne è stato maestro. Per un tempo indefinito ha gestito le visite guidate dentro la Tenuta di San Rossore e sulle sue carrozze ha portato in giro per la pineta, tra le dune e le spiagge, centinaia di migliaia di persone, specialmente ragazzi delle scuole, che ha saputo appassionare e far innamorare di San Rossore con quel suo modo quasi magico di raccontare del parco. Antonio in questi anni è stata la colonna sonora della Tenuta, la migliore cartolina che si portavano via bambine e bambini da tutta Italia, con il ricordo indelebile di una giornata immersa nella natura. Una vera e propria guida; il suo patrimonio di saperi è stato un tesoro al quale ognuno ha potuto attingere. Antonio era innamorato del suo lavoro, delle sue carrozze e, soprattutto, dei suoi cavalli, con i quali parlava per nome, che guidava con la sua voce grossa, come la sua stazza, ma sempre gentile e premurosa, rispettosa.

Ed Antonio in questi anni ha insegnato a tanti l’arte degli attacchi, dalle carrozze più grandi, a quelle maestose, dalle carrozze da passeggio, a quelle da parata, e cerimonia, a quelle da lavoro. Come poter dimenticare quando intrepido partiva da San Rossore e con i suoi cavalli e carrozze e raggiungeva la Fieracavalli di Verona. Arte che ha saputo trasmettere al figlio Federico, che noi tutti ci auguriamo voglia portare avanti. Saremo tutti più poveri quando andremo alla Sterpaia, la nostra città e San Rossore hanno perduto un pezzo forte, una delle colonne portanti di questa comunità. Ciao Antonio.

* Consigliere regionale

di Fratelli d’Italia