Defibrillatori da Pisa fino al Senegal

Il progetto di Cecchini Cuore, Ibrahima Dieng (Comunità senegalese) e Cisl: "Una grande emozione"

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di Antonia Casini

Da Pisa al Senegal per insegnare a salvare vite e per consegnare tre defibrillatori. Un grande viaggio, per portare semplice tecnologia e conoscenza. Fabrizio Bonino, istruttore BLS-D per la Cecchini Cuore onlus è partito da Pisa, direzione Senegal per dare con Ibrahima Dieng (vice presidente della Comunità senegalese nella città della Torre) tre dae regalati dai pisani e dalla Cisl proprio per portare in Africa la cultura del soccorso e della rianimazione anche attraverso i dispositivi. Un percorso di solidarietà, amicizia e impegno. "Prima siamo stati nella regione di Kaolack e là abbiamo organizzato il corso di massaggio cardio polmonare. ll comune di Guagneck Khodjil è composto da 28 villaggi che erano tutti rappresentanti, presente anche il sindaco, da 62 persone", spiega Ibrahima. "Abbiamo anche consegnato medicinali per un valore di più di 100mila euro e formato più di 200 persone nel villaggio di Tanime nel comune di Niomré regione di Louga. Farmaci donati dal centro missionario ODV di Firenze tramite il presidente Massimo". Inoltre, sono stati regalati da BiomAid onlus un elettrocardiografo e un ecotomografo con sonda ecografica che ha già ‘fotografato’ una vita in crescita. E’ stato utilizzato per monitorare una gestante.

"Quando parlavo a tutti – racconta Fabrizio che è partito in rappresentanza del dottor Maurizio Cecchini rimasto in Italia per un problema di salute – non volava una mosca. Hanno preso questa esperienza come una grande opportrunità. Anche perché lì l’ambulanza non arriva dopo 10 minuti", aggiunge.

E’ stato proprio il medico pisano Cecchini, che ha fondato l’omonima onlus, e ha da poco installato il dae numero 256, ad acquistare i dispositivi grazie a una raccolta fondi lanciata da La Nazione di Pisa. Ha ricevuto un attestato di benemerenza insieme a Ibrahima che è anche vice presidente dell’Unità migranti di Pisa. Due le ditte che hanno fornito i dae a prezzi di produzione. I primi sono stati acquistati dalla "Donne" che distribuisce gli apparecchi di Simona Buono, un terzo dalla "Masino" di Laura Masino di Pisa. Ma ci sono state tante altre persone che hanno contribuito a questo "sogno", tra cui gli iscritti della Cisl di Pisa. Ibra, come lo chiamano tutti, personaggio pisano, storico biciclettaio di Papini sul lungarno, è stato nominato "missionario" del suo Comune di origine, Niomré in Senegal. E da allora si sta impegnando soprattutto sul fronte sanitario. Ma spera anche presto di realizzare tanti progetti per l’ambiente e l’istruzione. Per non smettere mai di sognare.