
Più di 70 persone hanno partecipato al circolo Alahambra di Pisa, al primo appuntamento della scuola di formazione di Sinistra...
Più di 70 persone hanno partecipato al circolo Alahambra di Pisa, al primo appuntamento della scuola di formazione di Sinistra italiana. Tra loro numerosi giovani che hanno ascoltato Alessandro Volpi, docente di storia contemporanea all’Università di Pisa, che ha parlato del ruolo della finanza a livello economico, sociale, politico e culturale nell’arco degli ultimi due secoli. L’iniziativa del partito guidato in Toscana dall’ex assessore alla cultura di Pisa e Volterra (oggi con nella giunta fiorentina con deleghe a lavoro, università e patrimonio), Dario Danti, toccherà nei prossimi mesi anche altre province toscane è stata moderata da Francesco Cecchetti.
Dal ruolo dei grandi banchieri privati dell’Ottocento alla nascita delle banche nazionali, l’intervento di Volpi ha attraversato gli ultimi 200 anni della storia mondiale: dall’affermazione della sterlina alla grande crisi del 1929, dal predominio del dollaro nel secondo dopoguerra alla fine della sua convertibilità aurea nel 1971, fino alle scelte reaganiane della libera circolazione dei capitali e degli alti tassi di interesse che aprirono la strada, negli anni ’90 del Novecento, alla globalizzazione finanziarizzata che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni.
"Usa ed Europa - ha detto Volpi - hanno puntano tutto su una finanza separata dall’economia reale. La produzione manifatturiera viene delocalizzata in Cina e nei Paesi con basso costo del lavoro e privi di legislazioni di tutela ambientale. In sostanza viene compiuta la scelta di fare i soldi con i soldi, con manovre e prodotti finanziari speculativi sempre più raffinati e assieme sempre più rischiosi, perché capaci di produrre bolle che esplodono con effetti disastrosi, come è avvenuto con la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti del 2007 e quella del debito sovrano in Europa del 2011".
Il 28 febbraio, a Pisa, Volpi sarà nuovamente ospite di Sinistra italiana e affronterà, incontrando i partecipanti alla scuola di formazione del partito, lo stesso tema focalizzando il suo intervento su ciò che serve per mettere in campo "un nuovo pensiero e nuove politiche, da sinistra, adeguati alle straordinarie novità dell’epoca che viviamo per mettere un argine a speculazioni, privatizzazioni, smantellamento dello stato sociale e concentrazione capitalistica, strapotere dei mega fondi e fine del mercato".