"Guardavo con diffidenza all’inizio al mondo dei social, poi invece ho capito che se usati bene e con qualità sono uno strumento molto utile anche per la mia carriera". David Pratelli, attore, imitatore e showman, oltre che scrittore, di successo oggi sarà ospite, insieme a Irene Jin, imprenditrice digitale, del secondo talk show in Largo Ciro Menotti (ore 18.30) della rassegna "La Nazione incontra.... Aperitivo in Borgo", realizzata in collaborazione con associazione culturale Mediterranea Music (allestimento Play on service per Alla Vigna Group) per riflettere sui cambiamenti del costume nel nostro tempo. La rassegna, a ingresso gratuito, è resa possibile grazie alle aziende partner del progetto: Geofor Patrimonio, Banca Popolare di Lajatico, Bulgarella costruzioni, Camarillo, Padel Hero, Corpo Guardie di Città, Antonia Nicoletti, Circolo Mazzei, Del Colle, Casa Ubi Maior, Cld Conglomerati, Pierigé, Mc Promo, Paim, Hts, Elettra Mfg.
Come è cambiato il modo di fare intrattenimento in questi anni?
"Moltissimo e con grande rapidità. Ciò che invece deve restare la stella polare di un artista è la qualità della sua proposta. Io uso soprattutto Instagram, Facebook e Tik Tok e ammetto che in questo modo ho potuto ulteriormente consolidare la mia carriera. Grazie ai social ho consolidato il mio pubblico, ho conquistato nuovi fans ma anche ritrovato coloro che non mi avevano più visto dopo le esperienze di Guida al campionato o Quelli che il calcio. E proprio i social, gli sketch che propongo, i miei contenuti digitali, mi hanno permesso di ottenere anche qualche contratto in più in termini di serate, convention ed esibizioni".
Insomma, il web non è il demonio come spesso qualcuno tende a voler dipingere.
"Assolutamente no, ma credo che necessiti comunque di regole e di un bon ton che ancora al mondo dei social manca. Resta infatti uno sfogatoio di frustrazioni e di odiatori che meriterebbe qualche contromisura più efficace per sanzionare davvero chi approfitta dell’anonimato per insultare. Se un comico, o comunque un artista in generale, fa una battuta politicamente scorretta subisce spesso epurazioni e gogne mediatiche, mentre chi usa internet per insultare, sminuire denigrare la fa franca troppo spesso. Non solo non è giusto, ma è anche del tutto diseducativo".
Perché?
"Perché penso che certe condotte possano far male soprattutto ai giovani colleghi che cercano nei social una vetrina per emergere nel mondo dello spettacolo e che potrebbero farsi schiacciare da un giudizio cattivo che non ha niente a che vedere con il gradimento vero e proprio del pubblico. Ma penso anche al video diventato virale nelle scorse ore che ritrae una bambina che insulta la Juventus prima di Fiorentina-Monza e che lo fa chiaramente sapendo di essere ripresa. Lì per lì strappa un sorriso, ma non c’è nulla di spontaneo in quel gesto e dimostra solo che la maleducazione rischia di non avere più confini. L’altra faccia della medaglia è un consiglio che mi sento di dare ai miei giovani colleghi: puntate sulla qualità e se un successo arriva bene, altrimenti siete stati bravi lo stesso perché non avete mirato a scorciatoie".