
Viaggio nel mercato delle biciclette rubate
Pisa, 27 giugno 2015 - IL FURTO di biciclette è un problema ben conosciuto dagli abitanti della nostra città. Chi non ne ha mai subito almeno uno può dirsi fortunato e se decenni fa questa veniva vista come un’attività quasi romantica, oggi i ladri di biciclette sono una vera piaga per chi il mezzo a due ruote lo sfrutta ogni giorno per andare a lavoro o a scuola. Sono numerosi i posti dove questi ladri possono facilmente vendere la merce rubata, sotto gli occhi di tutti, alla luce del sole e nel centro storico della città. I ragazzi che frequentano la mensa universitaria che si erge dietro piazza dei Cavalieri lo sanno bene. E’ qui, infatti, uno dei punti nevralgici di questo traffico. All’uscita della mensa non è difficile trovare proprio il ladro di turno che cerca di rivendere una o due biciclette a meno di 30 euro. La cosa è ben risaputa e le associazioni di ciclisti occupano sempre più spesso questi spazi per proteggere la dignità della propria passione. Passeggiando, invece, per le viuzze che si snodano nei pressi di piazza della Stazione, capita di incrociare ragazzi armati di cesoie che scrutano le tante rastrelliere in cerca di una possibile preda. Questi passano poi tra le persone tornando allo scalo ferroviario, con qualche bicicletta appena rubata, dove salgono sul primo regionale disponibile.
Gli abitanti di Pisanova e Ospedaletto conoscevano bene lo storico rivenditore ambulante di bici che «lavorava» nel parcheggio di via Matteucci. Da anni l’uomo, con la sua roulotte, è stato sgomberato da quell’area, ma altri – in zone simili per conformazione e facile accesso – hanno preso il suo posto. Ci sono infatti ricettatori di due ruote che hanno costruito una sorta di accampamento sull’argine del Fosso del Mulino, proprio a ridosso del parcheggio scambiatore di via Paparelli. La rete è stata tagliata per fornire un accesso tra la vegetazione e, grazie ai rovi e agli alberi, la rivendita è poco visibile. Eppure, affacciandosi tra le foglie, si possono contare numerose biciclette tinteggiate di fresco per coprire i vecchi colori e pronte per essere vendute al miglior offerente. Un traffico, quello delle biciclette rubate, che ogni anno fa perdere ai rivenditori autorizzati decine di clienti, soprattutto grazie a prezzi molto bassi e pochi controlli da parte delle autorità competenti.
Andrea Valtriani