Da emigrato a milionario E’ uno dei più ricchi del pianeta

Il ritratto di Knaster. Ama la Toscana e ha una villa. anche a Forte dei Marmi

Chi è Alexander Knaster? Nato a Mosca nel 1959 da una famiglia di accademici ebrei, Knaster è emigrato negli Stati Uniti negli anni ‘70. Nel 1980 accetta un lavoro come ingegnere con Schlumberger, la più grande società per servizi petroliferi al mondo, lavorando sulle piattaforme petrolifere nel Golfo del Messico. Successivamente la carriera l’ha portato a diventare uno degli uomini più importanti del mondo a livello finanziario, con un patrimonio di 2,2 miliardi di euro, classificandosi tra i primi 400 uomini più ricchi del pianeta secondo Forbes nel 2014.

Dieci anni fa ha fatto acquisti in Italia, rilevando in Toscana una villa da 15 milioni di euro al confine di Forte dei Marmi e ai bordi del parco della Versiliana in via del Pineto. Si è laureato in ingegneria elettronica e matematica alla Carnegie Mellon University nello stato della Pennsylvania negli Stati Uniti. Una volta laureatosi, è tornato in Russia e, a metà degli anni ’90, ha diretto l’attività di Mosca del Credit Suisse First Boston. Nel 1998 è diventato CEO di Alfa Bank, la più grande banca commerciale privata della Russia. Nel 2005 ha fondato Pamplona Capital Management, una società di private equity britannica e ha ottenuto la cittadinanza britannica nel 2009. Nel 2007 Knaster è entrato ufficialmente nel mondo della filantropia, assieme ad altri miliardari ebrei russi, formando e fondando il Genesis Philanthropy Group, una fondazione che promuove l’identità ebraica tra gli ebrei di lingua russa in tutto il mondo. Nel 2014 Knaster ha fondato anche la Mark Foundation for Cancer Research in cui ha trasferito la maggior parte delle sue risorse e progetta di svilupparlo per diventare un donatore globale leader nella ricerca sul cancro in fase iniziale. Recentemente il suo nome, assieme a quello del magnate americano Jamie Dinan, è stato accostato alla Sampdoria, ma i due hanno tentato anche di rilevare il Parma, in entrambi i casi senza successo. Adesso il suo nome è stato accostato al Pisa, tra stadio e proprietà.

Michele Bufalino