"Curtatone e Montanara, lezione per il presente"

Il rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, celebra l'anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara del 1848, ricordando il coraggio degli studenti e docenti che si unirono alla lotta per l'indipendenza. La cerimonia, con canti risorgimentali e testimonianze storiche, sottolinea l'importanza dell'impegno civico e della memoria storica.

"Curtatone e Montanara, lezione per il presente"

"Curtatone e Montanara, lezione per il presente"

"Allora come oggi, l’università era consapevole di ciò che le accadeva intorno e si sentì in dovere di partecipare in prima persona. Il pericolo è quando l’università si richiude in se stessa". A dirlo è stato il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, in occasione delle celebrazioni per il 176° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara del 29 maggio 1848, che si sono svolte ieri mattina per rendere omaggio ai membri del Battaglione universitario toscano partiti come volontari durante la prima guerra d’indipendenza. Rievocando un momento storico fondamentale per la costruzione dell’identità nazionale del paese, Zucchi ha invitato a cogliere gli aspetti attuali della celebrazione che per l’ateneo "ha un forte valore identitario". Furono 384, infatti, gli studenti e 30 i docenti dell’Università di Pisa che decisero di correre in aiuto delle truppe piemontesi impegnate contro l’esercito austriaco, in nome della libertà, della giustizia e della democrazia. "Sta a noi fare in modo – ha proseguito Zucchi - che il giudizio della storia su quello che stiamo facendo oggi sia positivo come è quello su Curtatone e Montanara".

"Il loro esempio - ha aggiunto il sindaco Michele Conti - ci sprona ad essere cittadini consapevoli e attivi, impegnati nella costruzione di una società migliore e più giusta. Celebrare l’anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara è un dovere per le istituzioni cittadine pisane". Il corteo è partito da piazza dei Miracoli, dove è stato reso omaggio a Ottaviano Fabrizio Mossotti, il docente di Fisica matematica e Meccanica celeste che, nel maggio del 1848, guidò il battaglione verso i campi lombardi. Dopodiché, le celebrazioni sono proseguite alla Sapienza con la deposizione di tre corone ai caduti nella battaglia e una relazione di Pietro Finelli, direttore della Domus Mazziniana. La cerimonia si è conclusa con una selezione di canti risorgimentali eseguiti dal coro dell’Università di Pisa e intervallati dalla lettura di alcuni documenti inediti di Giuliano Carmignani, milite del Battaglione Universitario Toscano, che hanno contribuito a restituire l’epopea dell’epoca risorgimentale attraverso le emozioni di chi era in prima linea a combattere per la libertà.

Stefania Tavella