Cultura: alla chiesa della Spina la mostra “Lìtomachìe”

Le opere di Matteo Tenardi saranno visitabili dal 4 al 26 febbraio

Immagine di repertorio

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Pisa, 6 febbraio 2023 – La chiesa di Santa Maria della Spina, fino a domenica 26 febbraio, ospiterà la mostra “Lìtomachìe” dell’artista Matteo Tenardi, a cura di Riccardo Ferrucci e con il contributo critico della storica dell’arte Simona Bartolena. L’iniziativa, patrocinata da Comune di Pisa e Regione Toscana, è organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo, in collaborazione con il C.R.A. (Centro Raccolta Arti) e il supporto di FuoriLuogo. “Continua la lunga serie di mostre organizzate presso quel gioiello di Pisa che è la Chiesa della Spina – dichiara l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani -. Nonostante la pandemia, che ha impedito ogni evento fino a maggio 2021, in un anno e mezzo siamo infatti riusciti a realizzare al suo interno 14 mostre di artisti italiani ed internazionali per un totale di 365 giorni di esposizioni in un anno e mezzo, in buona parte grazie alla collaborazione con il Cra, che si è dimostrato un importante interlocutore per questa Amministrazione”. La mostra è stata inaugurata sabato 4 febbraio e sarà visitabile fino al prossimo 26 febbraio con il seguente orario: dal mercoledì al venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. L’esposizione ha come protagoniste tre figure che occupano ognuna i tre lati della chiesa e un’installazione centrale che fa da raccordo tra loro. I tre soggetti, realizzati a grandezza reale, sono raffigurati nell’atto di scagliare una pietra e fanno parte del ciclo “Litomachìe”: la litomachia (o sassaiola), infatti, è una sorta di battaglia con i sassi praticata, per scopi non sempre puramente ricreativi, nella Perugia medievale. “È un modo originale, quello di Tenardi – dichiara Riccardo Ferrucci - per entrare in contatto con lo spazio sacro della Chiesa della Spina proponendo un viaggio, quasi sacrale, tra memoria e futuro, arte e storia, che si inserisce perfettamente nella ricerca portata avanti dall’artista toscano che, nei suoi ultimi cicli pittorici, ha sempre indagato, con profondità, i legami tra ragione e passione, tra realtà e sogno, tra sentimento e paura”. “Lanciare una pietra – dichiara Simona Bartolena. C’è un’infinita letteratura e un altrettanto sterminato immaginario comune intorno a questo gesto. Secondo Matteo Tenardi continuare a lanciare pietre è un gesto necessario. E proprio questo stanno facendo le figure che lui ritrae in questa straordinaria serie di opere, riunite sotto l’evocativo titolo di Litomachìe: tengono tra le mani sassi che prima o poi lanceranno”.