"Costa a bassa velocità". La rabbia degli industriali

Pisa, il presidente Madonna: "Treni e strade, i collegamenti sono inadeguati"

"Costa a bassa velocità". La rabbia degli industriali

"Costa a bassa velocità". La rabbia degli industriali

di Gabriele Masiero

PISA

Una Toscana, soprattutto la fascia costiera, tagliata fuori dalle grandi direttrici di traffico ferroviario. E’ quello che rivela la cartina della velocità ferroviaria attuale (grigia) e tendenziale (rosse) contenuta nel "documento strategico della mobilità ferroviaria dei passeggeri e merci" del Mit del 2022. Quell’immagine, che oggi pubblichiamo in questa pagina, fu mostrata lo scorso aprile al ministro Matteo Salvini dal presidente dell’Unione industriale pisana, Andrea Madonna, per lamentare un gap infrastrutturale non più sopportabile. E oggi guardando alle sfide del 2024 nulla è cambiato e il leader della Confindustria pisana denuncia gli stessi problemi: "La richiesta di completare l’autostrada Tirrenica e di una linea ferroviaria moderna e interconnessa con l’Alta velocità la formuliamo da anni. Ci preoccupa ora l’avvio dei lavori per il Passante e la Stazione di Belfiore a Firenze, che potenzia l’Alta Velocità fiorentina tagliando però ancora una volta fuori Pisa e la costa. Prima che la nuova stazione Alta Velocità diventi operativa, si parla del 2028, è urgente intervenire per facilitare il collegamento Pisa-Firenze, altrimenti raggiungere Firenze ci costerà una fermata in più con inevitabili ripercussioni su tanti aspetti. Lla costa ha bisogno di una linea ferroviaria degna di questo nome e di un collegamento autostradale fino a Roma". "Il presidente Madonna ha perfettamente ragione - osserva il governatore della Toscana, Eugenio Giani - e anche in un recente incontro con Rfi ho ribadito la disponibilità della Regione ha cofinanziare la progettazione della Pisa-Firenze. Le Ferrovie, però, sono un ente statale di diretta emanazione del ministero e serve quindi una scossa da parte del Governo per accelerare questi processi. Salvini a quell’assemblea generale di Confindustria Pisa fu molto determinato e mi aspettavo quindi risposte più tempestive, ma resto convinto che qualcosa possa cambiare e finalmente si possa invertire la rotta". Anche sulla partita della Tirrenica perché, conclude Giani, "riuscire a sbloccare almeno i lotti tra il confine laziale e Ansedonia e tra Ansedonia e Fonteblanda significherebbe accelerare significativamente il collegamento e renderlo più moderno e funzionale: suggerisco di concentrarsi su fondo statale di coesione per intercettare i finanziamenti necessari ad Anas per la realizzazione dell’opera".

"Sul tema delle infrastrutture e dei trasporti - aggiunge il sindaco di Pisa, Michele Conti - le questioni da risolvere sono ancora molte: dalla centralità dello scalo aeroportuale pisano, che deve rimanere la principale porta di accesso della Toscana, alla velocizzazione della linea ferroviaria Pisa-Firenze, essenziale per avvicinare la costa all’alta velocità". Ma soprattutto, scandisce Conti, "partiamo dalla consapevolezza del ruolo di Pisa nella Toscana e nell’area vasta costiera: la nostra città è strategica per la posizione geografica baricentrica tra le province della costa, ma anche perché sede di istituzioni di grande rilievo internazionale come le tre Università, il Cnr e l’ospedale più grande del centro Italia, come sede di monumenti e attrattrice di flussi turistici di rilievo mondiale". Non può dunque continuare a essere la Cenerentola dei collegamenti: "Dobbiamo rilanciare il protocollo d’intesa che ho firmato con i sindaci di Livorno, Lucca, Firenze e con la Regione Toscana, per superare una volta per tutto la regione a due velocità".