"Così è difficile difendersi, ma vado avanti a schiena dritta e testa alta"

"Così è difficile difendersi, ma vado avanti a schiena dritta e testa alta"

"Così è difficile difendersi, ma vado avanti a schiena dritta e testa alta"

"Sono rimasto assai perplesso dalla lettura delle 26 pagine della sentenza (non definitiva) della Corte d’Appello civile di Firenze che riconosce le mie responsabilità in termini di molestie, minacce perpetrate verso la donna che mi ha querelato nel 2009 e dall’accusa della quale è scaturito un processo penale che ha emesso una sentenza assolutoria". Lo afferma in una lunga nota l’attore e regista Andrea Buscemi, riferendosi al rinvio a una consulenza tecnica d’ufficio per la quantificazione del danno subito dalla sua ex Patrizia Pagliarone che ha chiesto un risarcimento danni di 930 mila euro. Buscemi, inoltre, ricorda che la "Cassazione, accogliendo il mio ricorso, parlò di ‘vizi motivazionali’ da parte dei giudici di Firenze: in sostanza disse che, se la Corte avesse voluto condannarmi a un risarcimento, esistendo solo una sentenza assolutoria, la stessa avrebbe dovuto aprire un nuovo procedimento, non limitandosi perciò a reintepretare il processo pisano (durato tre anni, condotto e capillarmente)".

"Insomma - aggiunge l’attore che ha annunciato di candidarsi a sindaco alle prossime amministrative per il movimento Centro - nonostante l’invito della Cassazione, i giudici fiorentini hanno ritenuto di non dover rinnovare l’istruttoria. Questa decisione mi sorprende e mi amareggia: penso che così sia proprio difficile difendersi, per chiunque". Buscemi si professa "innocente (lo urlerò per tutta la vita con tutta la mia forza)" e annuncia ricorso in Cassazione, "così un processo basato essenzialmente su una querela di parte, su testimoni de relato e su una impressionante ridda di bugie, rischia di durare quasi vent’anni", ricordando tuttavia che la sua vicenda giudiziaria lo ha già penalizzato professionalmente e politicamente. E conclude: "Io - uomo istruito, sano di mente, lucido ed educato, in grado di riconoscere il bene dal male, di sapersi comportare con le persone, che non fa uso di alcol e droghe, che rispetta le donne e conosce la legge - ho la coscienza a posto e vado avanti. A schiena dritta e testa alta".