
Claudio
Capecchi*
Come primo atto esprimiamo la nostra totale e piena solidarietà all’allevatore che, per l’ennesima volta, ha visto le sue pecore morire a causa dei morsi dei predatori. Siamo difronte ad una piaga che abbiamo più volte denunciato, per la quale come Cia ci siamo resi disponibili a un serio confronto con la politica e le istituzioni preposte e che ad oggi sembra davvero non interessare. La pastorizia, uno dei patrimoni dell’agricoltura italiana e maremmana, è allo stremo, eppure le risposte che da anni chiediamo non arrivano. Sono pochi gli allevatori che non hanno alzato bandiera bianca ma, se all’impennata dei costi delle materie prime, a quelli energetici e all’aumento dell’inflazione sommiamo gli attacchi oramai quotidiani, siamo certi che questo tipo di allevamento a breve sarà destinato a diventare un ricordo storico. Del resto secondo lo studio pubblicato qualche giorno fa dall’Ispra, nella penisola si registra un forte aumento della popolazione dei lupi. I dati evidenziano che ci sono circa 3300 esemplari in Italia, circa 2400 dei quali lungo le regioni della zona peninsulare con una presenza molto elevata in Toscana. Grazie anche all’introduzione di norme di protezione stringenti la popolazione dei predatori è in costante aumento e il lupo che sempre più spesso si muove in branco e non teme l’uomo, ha colonizzato praticamente tutti gli ambienti idonei e la Maremma è uno di questi. I numeri sembrano dunque confermare che più che il lupo, oggi sono le greggi ad essere in via di estinzione. Quando chiude un allevamento non muore solo un’azienda ma muore una parte della nostra cultura agroalimentare. La politica deve avere il coraggio di chiarire come risolvere il problema magari, come da anni chiede la Confederazione, rivedendo la legge sulla protezione della fauna selvatica oramai non più rispondente alle necessità attuali. Abbiamo sentito tante promesse: la disperazione dell’allevatore di Manciano è la disperazione di tutti gli allevatori. Oggi pretendiamo fatti
*Presidente di Cia Grosseto