REDAZIONE PISA

"Contributo per i giovani avvocati Sono i più penalizzati dalla crisi"

La commissione pari opportunità dell’Ordine: "I colleghi con meno di 5 anni di iscrizione sono 40". Al via il bando per il sostegno economico: "Se facessero tutti la domanda, spetterebbero 100 euro a testa"

Hanno guardato le date di iscrizioni e hanno visto che quelli con meno 5 anni di anzianità sono 170. Così hanno stanziato una cifra per sostenerli. Il Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Pisa "a sostegno delle fasce più giovani dell’avvocatura". E’ la presidente Valentina Abu Awwad ad annunciarlo con i colleghi Federica Ciardelli, Lucia Alessandra Vergine, delegata del consiglio dell’ordine di Pisa, Costanza Settesoldi, Tessa Gnesi, Barbara Giuntini, e dagli avvocati Edoardo Cerri, Aldo Fanelli e Alessandro Gava, che ne fanno parte. "Visto che per il 2020 non abbiamo organizzato formazione in presenza – spiega – abbiamo reimpiegato i soldi per loro. La cassa forense deve essere pagata anche se il lavoro va a rilento". Con le delibere del 15 e 23 ottobre e del 12 novembre sono stati destinati 4 mila euro "la quasi totalità della somma che l’ordine degli avvocati di Pisa aveva stanziato nel bilancio preventivo 2020 per le attività proprie dell’organo", a favore "delle fasce più giovani dell’avvocatura, che risultano maggiormente penalizzate nello svolgimento della professione, a causa delle difficoltà legale alla situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo in questo momento".

Il bando. E’ stato elaborato dal Comitato e deliberato dal consiglio dell’ordine di Pisa il 23 novembre. E’ previsto un contributo speciale una tantum di 100 euro per un massimo di 40 domande accoglibili. E comunque il contributo massimo sarà di 400 euro a testa.

L’iniziativa è in "supporto ad avvocati operanti in situazioni oggettive e soggettive di disparità per assicurare, nell’ambito della categoria forense, pari opportunità".

I requisiti. "Il comitato pari opportunità, intende quindi supportare, come risulta dal bando deliberato, avvocati e avvocate che risultino iscrittie all’albo da non più di cinque anni, che abbiano riportato, insieme a tutto il nucleo familiare convivente, una sommatoria di redditi imponibili non maggiore di 25mila euro, che non siano proprietari di immobili oltre la prima casa, privilegiando la presenza nel nucleo del richiedente di persone con disabilità e di figli".

La graduatoria definitiva verrà pubblicata "in forma anonima entro la fine dell’anno, in modo da poter erogare i contributi previsti nel corso dei primi mesi del 2021".

Il commento. "Tutti i componenti del Comitato Pari Opportunità, che all’unanimità ha assunto l’iniziativa, si dichiarano soddisfatti per il lavoro svolto". L’intento "è anche lanciare altresì un importante messaggio di solidarietà in un momento di grave difficoltà per tutta l’avvocatura".

A. C.