La scelta della Lega, il “suo“ partito (almeno fino allo scorso 31 dicembre, ora chissà), di puntare su Elena Meini, non lo coglie di sorpresa e probabilmente se l’aspettava anche, anche se preferisce chiudersi in un “no comment“. Ma cosa pensi delle regionali il sindaco Michele Conti lo ha detto con chiarezza da tempo e il suo pensiero non cambia, avrebbe ripetuto ai suoi fedelissimi la sua posizione anche sul tema delle candidature alla presidenza. A cominciare dall’iniziativa del giugno scorso alle Piagge quando chiamò a raccolta le liste civiche toscane e i sei sindaci del centrodestra che, insieme a lui, guidano altrettanti capoluoghi della nostra regione per lanciare, implicitamente, la candidatura del sindaco pistoiese Alessandro Tomasi, allora esponente civico e oggi coordinatore regionale di Fdi. Oggi come allora la sua idea non è cambiata e anche di fronte a chi, nel suo stesso schieramento, prova a tirarlo per la giacca ipotizzando una sua discesa in campo per Palazzo Strozzi Sacrati risponde che prima di tutto vengono i pisani.
"Non sono disponibile - aveva detto pochi giorni fa proprio a La Nazione - perché ho preso un impegno con i cittadini pisani fino al 2028 e intendo rispettarlo. Sono tanti i progetti avviati in città che voglio portare a termine". Per poi aggiungere subito dopo: "Il centrodestra dovrebbe invece fare presto a unirsi intorno alla figura di Alessandro Tomasi che è il candidato naturale, perché è in grado di mettere insieme una coalizione ampia e plurale che abbia nei partiti la colonna portante, ma che sappia allargare il perimetro anche oltre". Insomma, è il ragionamento di Conti puntare solo sui partiti è sinonimo di sconfitta e per questo che ha sempre ribadito che il centrodestra ha "una classe dirigente formata sul territorio, governiamo 7 capoluoghi su 10 della Regione: Tomasi è un sindaco, un profilo moderato che ha saputo riunire intorno a sé anche forze civiche e sociali che vanno oltre il centro destra ed è la persona giusta per la Toscana".
L’altro mantra del sindaco pisano è un messaggio forte e chiaro mandato a tutta la coalizione. Un invito a gettare il cuore oltre l’ostacolo, uscire dalle alchimie e intercettare il sentiment dei cittadini: "Devono finire i tempi delle candidature all’ultimo momento. Bisogna costruire un programma politico intorno a una candidatura per tempo, perché i nostri elettori attendono risposte. Troppo spesso in passato abbiamo regalato le competizioni agli altri perché non abbiamo saputo decidere nei tempi giusti. Questa volta il candidato c’è (Tomasi, ndr), il programma deve essere costruito insieme".
Gab.Mas.