REDAZIONE PISA

Condannato 23enne per la morte del fioraio

Lo storico negoziante di Ripafratta morì in un incidente tra Avane e Filettole. Lo scontro fu con la Opel Corsa guidata dal giovane finito a processo .

Condannato 23enne per la morte del fioraio

Un processo con rito abbreviato all’esito del quale il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Pisa ha condannato, si apprende, a due anni e mezzo un 23enne assistito dall’avvocato Paolo Redini. E’ il processo con al centro la morte di Antonio Grassotti, 50 anni, il fioraio storico di Ripafratta: si era scontrato frontalmente a bordo della sua Smart con una Opel Corsa, alla guida, della quale c’era il giovane finito prima sotto indagine e poi a processo.

L’incidente, lo ricordiamo, era accaduto nella notte di Ognissanti in via Verdi, tra Avane e Filettole, poco dopo una curva, il giovane (finito anche lui in ospedale in codice giallo) avrebbe perso il controllo della Opel finendo sulla carreggiata opposta. Una tragedia sulla quale la procura di Pisa – dopo i rilievi e gli accertamenti delle forze dell’ordine intervenute – apri un’inchiesta per far emergere eventuali responsabilità nel sisnistro che era costato la vita al 50enne. Ieri in aula il pubblico ministero ha chiesto 5 anni e 4 mesi di reclusione per l’imputato contestando l’aggravamnte della guida sotto effetto di stupefacenti. Il giudice – si apprende – ha ritenuto invece che non sia stato provato che il giovane guidasse in quel momento in stato di alterazione. Il giudice ha condannato inoltre l’imputato a risarcire i danni alle parti civili tutte, da quantificare in separato giudizio civile ed ha disposto la revoca della patente di guida. I familiari, la mamma, la sorella e i nipoti di Antonio Grassotti sono stati rappresentati nel procedimento dagli avvocati Alessandro Niccoli e Andrea Callaioili.

Carlo Baroni