Pisa, cittadella militare a Coltano: un "No" da migliaia di firme

Dibattito acceso tra i coltanesi: tutela del patrimonio ambientale contro potenziamento della sicurezza. Ecco la nostra inchiesta sul territorio

La struttura abbandonata dell’ex centro radar a Coltano (Foto Del Punta/Valtriani)

La struttura abbandonata dell’ex centro radar a Coltano (Foto Del Punta/Valtriani)

Pisa, 12 aprilev 2022 - Oltre cinquemila firme in poche ore. La petizione ’Diciamo NO alla nuova base militare nel parco di San Rossore Migliarino Massaciuccoli’ sta infiammando la piattaforma web www.change.org.

A far esplodere la protesta è la notizia del nuovo sito militare che sorgerà nell’area dell’ex centro radar a Coltano e ospiterà la sede del gruppo speciale del primo reggimento Carabinieri paracadutisti ’Tuscania’ e del centro cinofili. Attualmente l’ex struttura militare è abbandonata e degradata. Dietro al filo spinato si vede pascolare un gregge di pecore: la natura che si riappropria dello spazio perso in precedenza. È proprio della tutela della fauna e della flora del sito naturale di cui si preoccupano i coltanesi, che parlano perplessi dell’opera del tutto inaspettata. Infatti, la notizia della costruzione della cittadella militare era passata in sordina finché, alcuni giorni fa, il consigliere comunale di Diritti in Comune, Ciccio Auletta, non l’ha scoperta per caso leggendo la gazzetta ufficiale. "Un fulmine a ciel sereno – commenta Paola Balestri, membro del Consiglio del Circolo Arci di Coltano –. Questa imponente opera deturperà un’area di 73 ettari di parco, devastando il delicato equilibrio dell’ecosistema. Inoltre, non credo che la base militare porterà più sicurezza, come pensano alcuni, ma per combattere degrado e abbandono è necessario promuovere un percorso di valorizzazione del territorio attraverso la riqualificazione del patrimonio culturale e ambientale. La costruzione di un centro polifunzionale nella struttura abbandonata dell’ex scuola Diaz, il potenziamento dei collegamenti e il recupero del centro radio Marconi, sono solo alcune delle proposte che abbiamo avanzato negli anni per rivitalizzare questa area, ma purtroppo non si sono mai tradotte in fatti". "Facciamo fronte comune per dire no alla base militare – afferma il residente Carlo Scorrano –. Socialità e civismo diffuso sono gli unici antidoti per ripopolare questo bellissimo territorio che deve essere tutelato".

Ma non tutti sono contrari al piano di militarizzazione. La casa dell’88enne Nino Dino Bernardini è la prima che troviamo lungo la strada, a pochi metri dall’ex centro radar. "La cittadella militare porterà più sicurezza in questa zona che si trova in totale stato di abbandono", afferma convinto Bernardini. Anche la vicina di casa Fadi Sheshi condivide la stessa posizione: "Spaccio e prostituzione sono all’ordine del giorno all’interno della struttura abbandonata. La costruzione del nuovo sito militare ci permetterà di tornare a vivere in completa sicurezza".

Intanto, il Circolo Arci di Coltano ha indetto un’assemblea cittadina prevista per martedì 19 aprile alle ore 21 durante la quale sarà discusso questo argomento profondamente divisivo.