REDAZIONE PISA

Cisanello, terra di mezzo tra passato e futuro

L’inchiesta nel quartiere che viaggia a due velocità tra problemi annosi e nuovi interventi. I residenti: "Un’area difficile che sta cambiando"

di Ilaria Vallerini

Una terra di mezzo tra quello che è stato, è e sarà. Il quartiere di Cisanello si muove in equilibrio tra una gru e l’altra, appeso ad un filo sottilissimo guarda dall’alto le rovine del passato. Una transizione altalenante con un obiettivo: la rigenerazione urbana della zona periferica. Lo scheletro di due imponenti strutture in via Bargagna, il Parco delle Torri di Andrea Bulgarella, è il simbolo distintivo di uno slancio verso futuro e prosperità alla James Graham Ballard: un’opera maestosa, di 10 mila metri quadrati, che culminerà con le due torri ciascuna composta da 50 appartamenti dotati di parcheggio privato, costruzioni ultramoderne circondate da verde e da uno specchio d’acqua. Le attività circostanti sono gestite in gran parte da residenti che, sono felici della recente ripartenza del cantiere delle torri, ma che puntano l’attenzione anche "sulla realizzazione del Parco Europa e del nuovo ospedale per bambini ’Stella Maris’, anch’esse opere che gioveranno alle casse delle attività di prossimità", commenta il titolare dello ’Spaccio del Caffè’, Patrizio Bolognesi. Come altre aree ai margini della città "anche Cisanello sta pagando i gravi effetti della pandemia e della crisi economica in atto – aggiunge –. Così vediamo sempre meno passaggio, i consumatori tendono a risparmiare e al contempo abbiamo vissuto un esodo degli studenti dal quartiere".

Pare, poi, che dietro le facciate di alcune palazzine della zona lo spaccio di stupefacenti e la prostituzione siano ancora all’ordine del giorno. Ma all’apparenza tutto scorre tranquillo. Nonostante ciò, chi vive il quartiere ha notato un miglioramento sul fronte sicurezza. "Nel lontano 2012 inaugurai la mia attività. A quel tempo – spiega Massimiliano Romei della pizzeria ’D’amore mio’–, i prezzi dei fondi erano stracciati, perché il quartiere era abbandonato a se stesso. Un vero e proprio “circo“ a cielo aperto". C’è chi si ricorda le condizioni in cui versava l’area che tra un mese sarà sottoposta ad un’opera mastodontica di riqualificazione del verde che terminerà nella realizzazione del Parco Europa. "Un groviglio di sterpaglie, piante infestanti e spazzatura – racconta la referente del quartiere PisanovaCisanello dell’associazione ’Sguardo di Vicinato’, Rachele Compare –. Ogni angolo si era trasformato in un giaciglio per senzatetto o in uno spazio per lo spaccio e l’assunzione di stupefacenti. Oggi sosteniamo questo processo di recupero che gioverà all’intero quartiere, come molti altri sviluppi positivi che abbiamo osservato negli ultimi anni".

Non tutti, però, si ritengono soddisfatti degli interventi che, invece, sono già stati realizzati e che avrebbero dovuto rivitalizzare aree precedentemente degradate. "Il “Bosco urbano“ di via Galluzzi, inaugurato recentemente, è un parco spoglio, chiuso da un cancello, senza panchine né giochi per bambini – osserva il titolare della tabaccheria in via Bargagna, Marco Cavallaro-. Un’area rimessa a nuovo, ma totalmente abbandonata. È proprio uno spreco".