FRANCESCA BIANCHI
Cronaca

"Ciao Lavinia, ora sei là dove la giovinezza non sfiorisce mai"

Rose bianche e oltre un migliaio di persone ai funerali nella chiesa di Santa Caterina della 19enne morta in un incidente nell'isola di Kos

I funerali di Lavinia Mazzanti

Pisa, 23 luglio 2015 - La grande chiesa di Santa Caterina piena. Giovani, famiglie, insegnanti, compagni di scuola, amici del mare, colleghi e conoscenti dei genitori. Le rose bianche, il cartellone con le foto delle serate spensierate, una piccola palla colorata firmata dalle amiche. E un librone a raccogliere le dediche insieme alle donazioni per la ricerca. Tanta commozione. E' stata salutata da oltre un migliaio di persone Lavinia Mazzanti, la giovane di 19 anni morta in un incidente stradale in Grecia, sull'isola di Kos, durante la vacanza che avrebbe dovuto rappresentare la spensieratezza, la gioia dopo le fatiche dell'esame di maturità.

"Lavinia è ancora da qualche parte, ne sono sicuro. Voglio ricordarla con l'ultimo messaggio che ha scritto nel suo profilo Instagram: 'Oggi è il giorno più importante del nostro calendario perché oggi è il primo giorno del resto della nostra vita. Una vita senza rimpianti'. Appunto, senza rimpianti. Giovane, felice, circondata da amici, in una giornata di sole, con il vento nei capelli':  scosso dalle lacrime, stretto alla moglie Lucia Lilli e all'altro figlio Francesco, il papà di Lavinia  - Tommaso Mazzanti, anestesista dell'ospedale di Cisanello - ha voluto prendere la parola al termine della funzione religiosa celebrata da don Luca Carlesi. Ha ringraziato l'ambasciata italiana ad Atene, l'istituto Santa Caterina 'che ha voluto accoglierla nel suo ritorno a casa', i tanti amici presenti e non. "Perchè non c'è peggior deserto di una vita senza amici" ha detto. Anche le zie, sorelle di papà Tommaso, hanno ricordato la nipote: "Tosta, determinata, un maschiaccio, piena di progetti".

"Ti preghiamo Signore perchè la giovinezza di Lavinia rifiorisca accanto a te, nella tua casa - ha ripetuto più volte padre Carlesi, amico di famiglia arrivato da Pistoia, affiancato nella funzione religiosa dal rettore della chiesa don Roberto Filippini, Monsignor Danilo D'Angiolo, don Francesco Bachi, don Adriano Barsotti, don Luca Casarosa e padre Maurizio Dessì - Ci affidiamo a te, anche in questo momento di dolore e dubbio. 'Vieni a vedere dove vanno a finire le nostre attese e i nostri progetti' ti diciamo, in quella strada lì, su quell'isola, dove Lavinia è morta. Questo è quello che viene da dirti, Signore. Ma solo tu puoi portare la nostra piccola sorella Lavinia sulle sponde della vita che non ha fine. Lasciamola andare Lavinia, sciogliamo rimpianti, sgomento, arrabbiature. Lei adesso è là dove la giovinezza non sfiorisce".

Tanti i messaggi con i quali parenti ed amici hanno voluto salutare Lavinia. Anche Lorenzo Grifoni - braccio fasciato al collo ed escoriazioni evidenti sotto la camicia - il compagno di vacanza a bordo del quad guidato da Lavinia che si è rovesciato facendo un volo di cinque metri - con la voce rotta dalle lacrime ha voluto ricordare il sorriso dell'amica, invitando tutti a non piangere.  'Lavinia era la maestra della risata - ha ribadito un'altra compagna - Amica fedele, leale, sincera con un'anima semplice, colei che mi ha insegnato a coniugare l'impegno nello studio e nel divertimento". 

Tra i presenti, in forma privata ed accompagnato dalla moglie Marzia, c'era anche il sindaco Marco Filippeschi. Tra le panche il prefetto Attilio Visconti e l'assessore alle politiche sociali Sandra Capuzzi. 

"Che il signore accolga Lavinia come una principessa e lenisca le straziani ferite della famiglie che oggi sembrano impossibili da rimarginare", questa la preghiera prnunciata dal preside dell'Istituto Santa Caterina Romano Gori che ha portato i saluti di tutto il personale della scuola.

Un lungo applauso ha scandito tutti i messaggi e ha accompagnato la bara fuori dalla chiesa.

Il corpo di Lavinia verrà cremato.