
Un appello alla Curia perché non si chiudano due realtà importanti per il quartiere Porta Fiorentina, già in difficoltà per i problemi di sicurezza, spaccio e risse. E’ il consiglio direttivo del Comitato a farlo, attraverso il presidente Nico Pasculli, che riferisce "le lamentele della popolazione per la chiusura della San Vincenzo de Paoli e dell’Associazione di Volontariato “Centro San Marco”. Ci chiediamo perché". "E’ stata chiusa la struttura caritativa in via Cattaneo 147, accanto alla Chiesa di San Marco alle Cappelle, conosciuta come San Vincenzo de’ Paoli da tutto il territorio locale ed aggregata alla San Vincenzo dal lontano 1896", aggiunge Pasculli. "In tempo di pandemia, dove l’aiuto alle famiglie in difficoltà è aumentato, questa attività ha ben operato, in particolare e non solo, nella zona di S. Ermete, la cella e via Cattaneo. L’aiuto, consistito in beni alimentari in primis portati direttamente a casa dei bisognosi per creare anche un collegamento diretto e umano con le persone, è stato spesso affiancato da consegne di vestiario o altre necessità". E’ stata data una mano concreta "per la mancanza di mezzi tecnici per sostenere la didattica a distanza". I volontari, "pur avendo un’età media superiore ai sessant’anni, si sono operati coinvolgendo la popolazione del quartiere nella raccolta dei generi alimentari creando collaborazione. Il messaggio lanciato è stato quello che l’unione fa la forza. Insomma, è stato importante che tutti partecipassero ciascuno secondo le proprie potenzialità. Tutto in collaborazione con il Banco Alimentare che periodicamente ci rifornisce dei beni che raccoglie dalle aziende e non solo". Una catena solidale "ben funzionante e di grande utilità per il quartiere".
Anche per il Centro San Marco (la responsabile è Paola Viegi): "Siamo stati recentemente informati che il Palazzotto denominato ex Asilo Gianfaldoni in via Carlo Cattaneo, ove ha sede il Centro San Marco, sarà messo in vendita ed il Centro verrà inglobato dietro la canonica insieme ad altre realtà già presenti".
"Il Centro, nato 14 anni fa – prosegue Pasculli – come braccio operativo della parrocchia per aiutare nei compiti i bambini di famiglie meno abbienti, negli anni si è evoluto divenendo un Centro Sociale punto di riferimento per tutte le età, luogo di svolgimento di seminari e giornate solidali, centro educativo e di formazione per docenti e studenti, luogo di studio e progettazione di strategie sociali ed educative mirate. Ha in corso una collaborazione ultradecennale con l’Ic Fucini e ha recentemente partecipato a bandi nazionali con progetti che ruotano sull’utilizzo dei locali ove attualmente è appoggiato con comodato d’uso". "Tre anni fa hanno ottenuto un finanziamento per la messa a norma dei locali ed è pronto un progetto di completamento e ristrutturazione degli spazi comuni, di tetto e facciata. Nel corso degli anni sono state investite tante risorse. Ora qual è il futuro?". Quella è una strada "con molte criticità anche se è la porta di Pisa, c’è bisogno di realtà di sostegno".
Sulla questione interviene anche Alessandra Orlanza, presidente dell’associazione Sguardo di vicinato. "La San Vincenzo è una realtà che è stata importante per tante famiglie in difficoltà, è un peccato anche per chi ha operato per tanti anni, stando vicino alle persone, con un’attività di volontariato radicata sul territorio. Chiedo di rivedere la decisione sedendosi a un tavolo. Per capire quali alternative ci sono, per salvare queste due realtà".