CARLO VENTURINI
Cronaca

Il no al Decreto sicurezza. Nella rete 15 associazioni

Il 23 maggio alla parrocchia di San Frediano incontro con Emilio Santoro "Il dl colpisce le persone in situazione di marginalità e senza la casa".

I rappresentanti delle quindici sigle che hanno aderito alla rete nazionale «No dl sicurezza» ieri mattina davanti alla prefettura

I rappresentanti delle quindici sigle che hanno aderito alla rete nazionale «No dl sicurezza» ieri mattina davanti alla prefettura

Anche Pisa con una quindicina di associazioni entra nella rete nazionale "No Dl sicurezza- A pieno regime". Due gli appuntamenti uno pisano e l’altro romano. Quello in città è il 23 maggio alla parrocchia di San Frediano, per un momento di discussione con Emilio Santoro, professore ordinario di filosofia del diritto Unifi - L’Altro Diritto, e Letizia Bertolucci, avvocata penalista. L’appuntamento romano è per il 31 maggio alla manifestazione nazionale. Esponenti della nuova rete pisana si sono ritrovati davanti alla prefettura. Luca Guerrini di Unione giovani di sinistra dice: "Un vero golpe burocratico che va a colpire intere categorie che vivono in situazione di fragilità". Moreno Pierobon di Una città in Comune aggiunge: "Siamo realtà che quotidianamente lavorano per il diritto alla casa, che operano con le comunità straniere, con le persone migranti, con chi è detenuto e con le varie forme di povertà e marginalità che verranno criminalizzate dal decreto. Basti pensare all’introduzione dei nuovi reati legati all’occupazione di case e al sostegno a chi lotta per avere un tetto, all’inasprimento dei reati di accattonaggio".

Giulia Contini di Unione inquilini aggiunge: "Si colpisce il diritto alla protesta e si aumentano le pene per chi occupa anche temporaneamente case senza un titolo solo perché sotto sfratto per morosità incolpevole". Ketty De Pasquale presidente della Casa della Donna, dice: "Si mette la parola sicurezza in un decreto che nasconde la polvere sotto il tappeto. Non c’è un rigo sulla prevenzione e repressione dei femminicidi, non c’è nulla sull’educare e formare al rispetto della donna". Aderiscono alla rete pisana: Africa Insieme, Amnesty Pisa, Arci Pisa e Alta Val di Cecina, "II Chicco di Senape", Casa della Donna Pisa, Cgil, Cobas, Coordinamento provinciale Libera Pisa, Fiom Pisa, Giovani Comunisti Pisa, Greenpeace Pisa, Legambiente Pisa, Pinkriot Arcigay Pisa, Rifondazione Comunista Pisa, Sinistra Italiana Pisa, Sinistra Per, Una città In Comune, Unione Giovani di Sinistra Pisa, Unione Inquilini Pisa, Comitato toscano di Un Ponte Per.

Carlo Venturini