"Il Palacongressi di Pisa? Ci sarà presto, a a San Giuliano: quello realizzato da Donato Todisco". È la posizione degli Amici di Pisa (e di un cartello di altre associazioni) con la quale si dice no all’ipotesi "di riammodernare quello di Pisa per il quale servono milioni che l’Università non ha, circostanza che ha aperto un dibattito fra amministrazione comunale, enti pubblici e associazioni di categoria, per individuare l’eventuale partnership pubblico privata che possa ristrutturarlo, nell’attesa che se ne costruisca uno nuovo idoneo a soddisfare le esigenze congressuali pisane, che l’Unione industriali quantifica, in 3-4 mila partecipanti", ma anche all’idea del Comune di realizzare un polo ex novo nell’area ex Santa Chaira una volta dismessi i padiglioni ospedalieri. "Riteniamo - scrivono in una nota gli Amici di Pisa - che il riadattamento delle sue strutture non consenta tali capienze, ne la ricettività alberghiera del livello auspicato dall’Unione industriali. L’aumento del carico urbanistico in centro città, la mancanza di parcheggi idonei a ricevere numeri consistenti di congressisti, favoriscono l’alternativa offerta dal progetto del suo inserimento nella Cittadella aeroportuale, con la prevista sosta del Pisamover, che aiuterebbe a sollevarne le sorti". E il vecchio Palazzo dei Congressi quale futuro potrà avere? Secondo gli Amici di Pisa uno solo: "Un restauro a fini didattici, puntando sul Palacongressi già in costruzione nell’area dell’ex fabbrica di cartucce Maionchi, a un chilometro dalla città, dove s’insedierà il quartier generale della Todisco Group, che si è già detta disponibile a sottoscrivere convenzioni per organizzare eventi pubblici quali convegni, congressi, eventi artistici, musicali e mostre; disponendo la sua struttura di parcheggi per ben 3 mila posti auto".
Secondo gli ambientalisti de La Città ecologica invece occorre fermarsi e azzerare tutto, a Pisa e a San Giuliano. "Il Comune termale come spesso accade quando si tratta di cemento e asfalto - scrive l’associazione - fa il primo della classe e ricorda che tra pochi mesi sarà pronto un centro congressi privato con sala da mille posti, situato su un viottolo di campagna costeggiato da un fosso e parcheggi per 3mila auto. Il sindaco di Pisa, supportato dal ‘magnifico’ rettore, rilancia l’idea di un nuovo mega Palazzo dei Congressi nell’area del Santa Chiara, vista Torre. E’ questa la consapevolezza delle massime autorità politiche, imprenditoriali e accademiche della nostra area del periodo che stiamo vivendo, caratterizzato da un’emergenza climatica? Chiediamo ai sindaci dell’area pisana una moratoria generalizzata di ogni consumo di suolo sul territorio e la rinaturalizzazione delle aree degradate impermeabilizzate dismesse e una moratoria di tutte le scelte urbanistiche che prevedano l’auto privata come mezzo prioritario per funzionare. Le scelte sul Palazzo dei Congressi, unico per tutta l’area pisana, siano coerenti con queste priorità".