"Casa-alloggio modello". Resta l’incognita fondi

"L’isola che c’è" ospita mamme di bambini nati pre termine o con gravi patologie: le risposte di Aoup in commissione.

"Casa-alloggio modello". Resta l’incognita fondi

"Casa-alloggio modello". Resta l’incognita fondi

Quattro mamme di bambini nati pre-termine o con gravi patologie sgomberate nell’arco 18 ore, trasferite dalla sera alla mattina (per presunti motivi di sicurezza) dalla casa alloggio "L’isola che c’è" - attiva da più di 20 anni dentro l’ospedale Santa Chiara a un reparto ex Covid dell’edificio 21, in via temporanea ("letteralmente accampate") in attesa di ulteriore trasloco all’edificio 14. Struttura nella quale sono ancora in corso i lavori. Un trasferimento comunicato all’associazione Apan, che gestisce il servizio, il 6 marzo e diventato realtà il giorno successivo. E poi il grande nodo delle risorse già assegnate ma mai arrivate: il consueto stanziamento pari a 40mila euro che la Regione ha trasferito all’Aoup per il 2023 ma che Apan non ha mai ricevuto e ha dovuto anticipare di tasca propria per continuare ad aiutare le mamme. Un servizio che Aoup conferma "fiore all’occhiello" ma che naviga a vista, senza certezze, minando di fatto quell’umanizzazione che è il fondamento del progetto. La seduta della 2° commissione consiliare, convocata su proposta del capogruppo "Una città in Comune" Ciccio Auletta, ha chiarito molti degli aspetti legati alla vicenda della casa alloggio che in 22 anni ha assistito 2.620 mamme, lasciando però tanti punti interrogativi. Presente per Apan-Associazione Pisana Amici del Neonato (che oggi conta 700 soci, tra cui anche medici, infermieri e personale sanitario dell’Unità di Neonatologia) Cristina Galavotti, per Aoup il dottor Pietro Bottone (direttore del Dipartimento materno infantile) in sostituzione del direttore generale Silvia Briani. Assente Sds che fino al 2022 ha gestito i fondi regionali per la casa alloggio, poi trasferiti all’Aoup. "L’esperienza di Apan non è un progetto ma un servizio ed è un patrimonio di competenze e umanità che non può essere disperso" così il consigliere Auletta che ha stigmatizzato l’assenza della Sds e segnalato più volte la necessità di ricevere risposte non solo sulla sede ma anche sulle risorse 2023 e 2024. E se Aoup ha rassicurato sulla sopravvivenza del "rifugio" per le mamme. "Confermiamo l’interesse totale di Aoup nel mantenere questo servizio che sarà mantenuto sia nel vecchio che nel nuovo ospedale" – la questione fondi rimane carica di ombre: "Il finanziamento regionale ricevuto per il 2023 è stato distribuito anche ad altre realtà che si occupano di progetti legati ai bambini nell’ospedale" queste le parole del dottor Bottone che ha rimandato ad altra sede tutti gli aspetti amministrativi. "Chiediamo – ha replicato Cristina Galavotti – una presa di responsabilità per il 2023 e per il 2024 un tavolo di co-progettazione. E chiediamo una risposta sulla voce che circola per cui i fondi potrebbero non essere più assegnati ad Apan in convenzione ma attraverso bando".

Francesca Bianchi