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Pisa e la cardiologia, ecco le giovani promesse. La premiazione

A quattro giovani neolaureati il premio "Vera Srebot": "Riconoscimento alle loro competenze e alla loro umanità". Cerimonia al Cnr

La premiazione

Pisa, 14 luglio 2021 - Sono stati consegnati ieri a quattro giovani laureati in medicina specialisti in cardiologia i premi di studio intitolati a "Vera Srebot", grazie al contributo della Fondazione "Vera nel cuore onlus", della Fondazione Monasterio e di Edda Bresciani, l’egittologa recentemente scomparsa che aveva sposato la causa.

Il premio «Vera Srebot», giunto alla quarta edizione, è patrocinato dall’Asl Toscana Nord Ovest e dall’Ordine dei Medici di Pisa e la cerimonia di premiazione si è svolta nell’auditorium del Cnr: i vincitori sono Aldo Stefano Porcari (Università di Trieste), Giulia Elena Mandoli (Università di Siena), Fabiana De Martino (Fondazione Monzino, Milano), Nicola Riccardo Pugliese (Università di Pisa) che hanno autonomamente elaborato un progetto di ricerca sperimentale o clinica. Fin dalla sua prima edizione il premio "Vera Srebot", intitolato alla memoria della giovane cardiologa scomparsa nel 2014, è dedicato ai giovani medici interessati a un progetto di ricerca in ambito sperimentale o clinico nel settore della cardiologia.

«Amicizia, impegno, cura, amore, rigore, speranza, tenacia, dolcezza – spiegano i promotori dell’iniziativa – sono alcuni dei colori dell’anima di Vera Srebot che ha illuminato chiunque le sia stato vicino: negli affetti familiari, nell’amore dello studio, dello sport, della vita, nell’impegno nei confronti degli altri, nella voglia di conoscere e di apprendere, così come nel modo con cui ha affrontato la malattia, con coraggio e intelligenza. Vera è stata una persona speciale".

La commissione di selezione era composta da Michele Emdin, Claudio Passino, entrambi responsabili clinici e scientifici della Fondazione Monasterio e professori della Scuola Superiore Sant’Anna, Rita Mariotti, Piergiuseppe Agostoni, Gianfranco Sinagra, Matteo Cameli, professori di cardiologia delle Università di Pisa, Milano, Trieste e Siena, Massimo Srebot, medico e padre di Vera, e ha scelto persone come Vera, ovvero che lei stessa avrebbe potuto scegliere per amici o compagni di lavoro.

Alla consegna del premio hanno partecipato Marco Torre (direttore generale della Fondazione Monasterio), Giuseppe Figlini (presidente dell’Ordine dei medici di Pisa) Ottavio Zirilli (direttore del Cnr di Pisa), Anna Maria Del Franco (Università di Ferrara), Monica Verdoia (Università di Novara), Sergio Caravita (Istituto Auxologico, Milano), Antonio De Luca (Università di Trieste), Massimo Mapelli (Fondazione Monzino, Milano), Allegra Battistoni (Università di Roma).

«Un premio in nome di Vera – ricordano i genitori della cardiologa scomparsa – non può essere solo il giusto riconoscimento a un progetto scientifico ma anche il premio a un medico che unisca in modo equilibrato e con intelligenza la passione per la conoscenza al sostegno per il prossimo, al rispetto, all’onestà senza le quali ogni professione rischia di essere sterile, fine a se stessa e addirittura pericolosa. Vera la ricordiamo per l’entusiasmo e il sacrificio dai quali scaturiva la sua gioia di vivere e condividere le sue esperienze lavorative, culturali e sportive".