REDAZIONE PISA

Capovani esempio di vita e di dono. La 10 chilometri intitolata a lei: "In ricordo della sua generosità"

Ci sarà anche il compagno della psichiatra, Michele Bellandi: "Il momento finale dedicato a lei". L’organizzatore di tutto l’evento, il professor Ugo Boggi: "Professionista molto bene voluta" .

Capovani esempio di vita e di dono. La 10 chilometri intitolata a lei: "In ricordo della sua generosità"

Donò fegato, polmoni e reni. Un ultimo gesto generoso suo e della famiglia. Domani la città vuole ricordarlo attraverso una manifestazione molto seguita e sentita. Perché il suo sia un esempio. Pisa ricorda la professionista Barbara Capovani, uccisa ad aprile scorso davanti all’Spdc, la psichiatria territoriale che dirigeva e che tanto amava. In carcere per il suo omicidio si trova Gianluca Paul Seung che nel 2019 fu ricoverato proprio in quel reparto. A lei, quest’anno, è stata dedicata "La Pisa Ten", la family run della Pisa Mezza maratona: la stracittadina di 10 km. Sarà presente anche la famiglia e il momento di riflessione sarà affidato al compagno Michele Bellandi: "nella parte finale", ci riferisce al telefono.

A spiegare come si terrà l’iniziativa è il professor Ugo Boggi, organizzatore del grande evento cittadino che dal 2007 diffonde il valore della donazione di organi. "Alla Pisa ten possono partecipare tutti – spiega – Il percorso lo si può attraversare anche a piedi, a passo libero, a corsa. L’obiettivo è favorire ampia partecipazione, nel ricordo della dottoressa". Un appuntamento "contro la violenza in generale e di genere e per rammentare il valore del suo gesto, la dotoressa ha donato gli organi, come da sua volontà, trasformando un evento drammatico in parziale rinascita, una forma di continuità, un atto di altruismo. Sono questi i motivi ispiratori. Era una psichiatra ben voluta e circondata da affetto". Alla partenza della 10km in via Contessa Matilde alle 8.45 saranno presenti tutti, anche coloro che partiranno dopo 15 minuti per la gara vera e propria, la mezza maratona. Dopo le persone con disabilità, nella prima fila ci saranno gli amici della dottoressa: indosseranno tutti la magliatta con la scritta "Voglio amore". All’arrivo in piazza dei Miracoli, oltre a rappresentanti del Comune e la premiazione, verrà data parola al marito e sarà consegnato un premio in ricordo di Capovanio al primo dipendente dell’ospedale uomo e alla prima dipendente donna. Un abbraccio collettivo per "aiutare a diffondere il messaggio del dono".

Antonia Casini