"La giunta Conti e la sua maggioranza hanno deciso di eliminare la partecipazione territoriale e lo faranno con un tratto di penna che cancella i Consigli territoriali di partecipazione attraverso la delibera che verrà portata presto in quarta commissione consiliare, rifiutando le nostre richieste di un percorso condiviso sia in consiglio comunale sia con la città". Lo denunciano le forze di opposizione (Pd, M5S, Diritti in comune e Patto civico). Dallo Statuto ai regolamenti, osservano le opposizioni, "non si indica alcuna alternativa che sostituisca i Ctp e ciò è quanto di più scandaloso possa fare la Giunta Conti: pur nella diversità delle nostre posizioni in merito a questi organismi, riteniamo tutti che la partecipazione e il decentramento siano perni fondamentali su cui costruire una qualsiasi amministrazione, ma la Lega e i suoi alleati sfuggono a ogni occasione di confronto e si rifiutano di costruire un percorso pubblico con le tante realtà cittadine che da mesi chiedono di essere ascoltate e con un colpo di mano provano a eliminare tutto". Pd, Cinque Stelle, Diritti in comune e Patto civico, infatti, denunciano che nella delibera con cui si cancellano gli organismi periferici "si rimanda a un futuro atto di istituzione di nuovi organismi senza alcuna certezza sull’obbligo oppure no di adozione, sull’inizio di questa nuova fantomatica esperienza, sulle regole, le modalità di selezione dei componenti, le competenze".
Il timore delle opposizioni è che l’obiettivo della maggioranza sia quello "di imporre al Consiglio comunale una soluzione affrettata e unilaterale, per costruire non organismi di partecipazione ma consessi di propaganda, cooptando soggetti vicini in vista delle elezioni del 2023 e per questo chiediamo il ritiro immediato della delibera e che contestualmente si apra un confronto con la città che porti a una soluzione condivisa e partecipata".