Lunedì alle 17,15, in Sapienza, sarà consegnato il 73° "Campo d’Oro" alla dottoressa Natalia Quintavalle, ambasciatrice italiana a Kabul. L’ambito riconoscimento è assegnato ogni anno a personaggi di altissimo livello, talvolta anche a premi Nobel o a futuri Presidenti della Repubblica ma tutti legati da un denominatore comune: essersi laureati nell’ateneo pisano. L’iniziativa è ogni anno portata avanti da ALAP (Associazione Laureati Ateneo Pisano) in collaborazione con l’Università. E’ al presidente di ALAP, Paolo Ghezzi, che abbiamo posto alcune domande.
Per il terzo anno il Campano d’Oro va a una laureata: dopo Manuela Roncella e Maria Chiara Carrozza è la volta di Natalia Quintavalle. E’ una manifestazione di sessismo al rovescio?
"Ovviamente no, è soltanto un caso che ha visto tre personalità femminili premiate in rapida successione. Ma se Roncella e Carrozza meritavano questo riconoscimento in quanto donne di scienza, la premiata di quest’anno è un personaggio che ha ricoperto ruoli diplomatici di rilievo maturando una grande esperienza anche nell’ambito della cooperazione internazionale e dei diritti umani. Il curriculum di Natalia Quintavalle si è imposto alla nostra attenzione anche in virtù di un atteggiamento che dimostrava interesse verso culture lontane, vissute sempre come occasione di crescita e di costruzione di percorsi cooperativi ma anche evolutivi".
Con i tempi che viviamo il ricorso alla diplomazia è spesso considerato il più utile…
"Appunto, nella fase storica molto delicata che stiamo vivendo sul piano internazionale un personaggio come Natalia Quintavalle, inserita in un contesto difficile come ambasciatrice in Afganistan, ci è sembrata la migliore testimonianza di attenzione a queste problematiche".
Parliamo brevemente di ALAP. Al di là dell’impegno a rendere sempre più stretto il rapporto quanti si laureano nel nostro Ateneo ma che vivono lontano da Pisa, qual è il risultato significativo nell’operatività dell’associazione?
"Il Campano d’Oro lo è certamente, come torneranno a esserlo le nozze d’argento e d’oro con la laurea. Considero anche molto importante la nuova veste della nostra pubblicazione "Il Rintocco del Campano". Con un grande sforzo redazionale la rivista si va orientando verso la pubblicazione di monografie importanti sulla vita della città".
Ci racconti che cosa state facendo.
"E’ già stato pubblicato un numero, che ha destato curiosità e interesse, sulla storia dei parchi e dei giardini dell’Ottocento e del Novecento a Pisa e dintorni mentre il prossimo numero sarà dedicato al patrimonio museale della nostra città. Un panorama molto vasto e interessante che temo non sia abbastanza conosciuto, e quindi conseguenza apprezzato, dai nostri concittadini".
Renzo Castelli