REDAZIONE PISA

"Bellotti Bon, errori procedurali dalla giunta"

Lazzerini e Rollo attaccano la maggioranza sul recupero dello storico teatro. "Siamo sempre stati favorevoli al restauro"

Il dibattito in consiglio comunale sul recupero del teatro Bellotti Bon è stato piuttosto acceso e sull’argomento sono tornati, con un comunicato congiunto, i gruppi di Fratelli d’Italia e Valori e Impegno Civico Dario Rollo. "Favorevoli al recupero dello storico Bellotti Bon ed alle intercettazioni di fondi al fine di riconsegnare ai cascinesi il proprio teatro – attacca Paolo Lazzerini (Fdi) –. Questa, da sempre, la posizione di Fratelli d’Italia, a differenza di quella di alcuni personaggi dell’attuale maggioranza che non perdono occasione di mistificare la realtà dinanzi a legittime perplessità nel momento in cui si entra nel merito degli atti. Questa maggioranza, ‘sgangherata’ e priva delle minime nozioni necessarie ad amministrare, manda in consiglio gli assessori come dilettanti allo sbaraglio". Tutto parte dalla discussione sulla variazione del piano triennale dei lavori pubblici e "sulla variazione di bilancio ad esso collegata, che prevede un impegno di spesa per il restauro, recupero, consolidamento e riqualificazione del Bellotti Bon pari a 6.276.661 euro". In una lunga e articolata esposizione del consigliere Lazzerini, è stato ripercorso tutto l’iter che dal 1999 al 2013 ha portato prima all’acquisto del fabbricato, poi alle spese sostenute per un progetto esecutivo mai realizzato, ed infine all’inserimento del bene nel piano di alienazioni. "Gli elaborati predisposti a suo tempo furono inseriti all’interno del progetto Piuss (piano integrato di sviluppo urbano sostenibile) della Regione Toscana per ottenere un finanziamento, ma il progetto fu dichiarato da Firenze ‘non finanziabile’. Infine la brillante idea dell’amministrazione Antonelli di vendere il teatro".

Anche Dario Rollo (nella foto), ex sindaco reggente con delega al bilancio, ha evidenziato errori procedurali analizzando gli aspetti sostanziali. "Nel nostro programma elettorale – ha detto – il Bellotti Bon era una priorità e coloro che oggi sarebbero ‘salvatori della patria’ ci contestavano esserci cose più importanti da recuperare per il territorio. Nel 2017 la passata amministrazione tolse il teatro dal piano di alienazioni proprio per inserirlo tra i beni da valorizzare. Negli anni seguenti si è affidato un incarico per la stesura di un progetto di recupero. L’attuale amministrazione, grazie al progetto della precedente giunta, ha potuto presentare oggi domanda di finanziamento. Il problema grave è che il voto alla modifica del piano opere pubbliche riguarda l’intero piano e non una singola opera. Nessun cambiamento infatti è stato fatto sulle modalità di finanziamento delle opere".