Base militare a Coltano, il governo può ripensarci

Accolto un ordine del giorno presentato dal M5S alla Camera. Il vice di Conte Riccardi: "Spinta decisiva per provare a ripartire da zero"

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di Gabriele Masiero

PISA

"Non so se è già tramontata l’ipotesi di Coltano. Certamente abbiamo dato una spinta decisiva per provare ad azzerare tutto e ripartire da un progetto condiviso". Così il deputato del M5S, e vicepresidente del partito, Riccardo Ricciardi, commenta l’ordine del giorno da lui presentato e già recepito dal Governo per chiedere di valutare altre possibilità. "Quella base - osserva Ricciardi - non può erigersi in un’area protetta nel parco di San Rossore: la difesa nazionale è certamente una priorità, ma lo è anche la tutela ambientale del territorio, alla base del Pnrr. In questo momento la costruzione di tale struttura non risulterebbe coerente né con il dettato costituzionale né con le strategie europee". Ricciardi poi annuncia che "il Governo, tramite il sottosegretario alla Difesa Mulé, ha accolto il nostro testo, impegnandosi a valutare l’opportunità di rivedere la soluzione prevista, auspicando di trovare al più presto un’alternativa praticabile nell’area pisana". L’esponente pentastellato riserva a una stoccata anche agli alleati del Pd: "Il Governo ha chiarito che il Pd, tramite il presidente Parco, sapeva da molti mesi di Coltano e perché non abbiano pensato prima a soluzione alternative non so dirlo, del resto se lo avessero fatto anche su molte altre questioni negli anni scorsi probabilmente non sarebbe nato il M5S. Non entro nelle dinamiche interne di altri partiti che su questa vicenda non hanno avuto univocità di posizioni, ma sono orgoglioso di appartenere a un movimento politico nel quale dalla base al presidente Conte ha sempre mantenuto una linea chiara e condivisa".

A gettare acqua sul fuoco degli entusiasmi però ci pensano Yana Ehm e Simona Suriano di Manifesta (Prc e Potere al popolo): "L’esultanza del M5S per l’accoglimento in aula di un ordine del giorno in cui chiedono al Governo di valutare lo spostamento della nuova base dell’Arma dei carabinieri a una sede alternativa, rispetto all’ipotesi di Coltano, è francamente imbarazzante. La stessa logica con cui hanno affrontato l’aumento della spesa militare, prorogando solo di qualche anno il previsto aumento. Non continueremo a batterci per dire no a questi progetto ovunque lo si voglia fare".

Il tema delle ipotesi alternative da mettere in campo, convince invece il presidente della Regione, Eugenio Giani che ha "suggerito di utilizzare, perché era scritto un po’ nel piano regolatore di Pisa anche l’area di Ospedaletto, nonostante sia privata, quindi devono essere fatti degli espropri", precisando però che la sede naturale dove "sviluppare un confronto serio e concreto è quella del 4 maggio a Firenze nella riunione con il comando generale per capire quali sono le opzioni sul tavolo". Per Giani "se alcune attività vengono svolte anche a riqualificazione degli immobili che sono a Coltano, se nell’area tra il parco e l’immediato esterno si fanno le attività che si possono fare all’aperto, e le attività di aula, addestrative, vengono collocate a Ospedaletto, secondo me il progetto può andare bene".

Di "uso razionale degli spazi" parla anche Giuliano Pizzanelli, presidente dell’assemblea comunale del Pd "rilevando innanzitutto che le soluzioni devono essere ricercate superando logiche di breve periodo che hanno comportato, per esempio, una presenza dei paracadutisti incomprensibilmente distribuito tra Pisa e Livorno con la conseguenza che oggi la caserma ‘Gamerra’ ha ampi spazi e capienti strutture con un’utilizzazione largamente inefficiente". Infine, anche il presidente del parlamentino dem definisce "più opportuna l’area di Ospedaletto".