L’auto 4.0 comunicherà con le luci

E la Toscana sigla a Pisa una partnership con le industrie del settore

A Pisa durante la conferenza di Movet, sono stati delineati gli scenari delle auto del futuro

A Pisa durante la conferenza di Movet, sono stati delineati gli scenari delle auto del futuro

Pisa, 9 febbario 2019 - Promuovere e facilitare collaborazioni interregionali per stimolare investimenti e mobilitare risorse pubbliche e private per il settore automotive nell’ambito della Piattaforma Europea per la Modernizzazione industriale - Gruppo tematico Industria 4.0 per la digitalizzazione delle Pmi. È l’obiettivo dell’intesa siglata a Pisa tra Regione e Movet, associazione che raggruppa le principali imprese toscane del settore automotive (Continental, Magna Closures, Pierburg Pump, Universal Robots, Gkn), le pmi della filiera e le università toscane che operano per il settore. «E’ un accordo importante - sottolinea l’assessore regionale alle Attività Produttive, Stefano Ciuoffo - sulla strada intrapresa negli ultimi anni per diffondere tra le imprese le opportunità del 4.0 tramite collaborazioni con associazioni di categoria, privati, centri di ricerca». La Regione promuoverà le progettualità nella filiera automotive nella Piattaforma europea per la modernizzazione industriale e faciliterà forme di collaborazione e partenariati pubblico-privati con Università, centri di ricerca e gli altri attori della Piattaforme europea per la modernizzazione industriale. Movet invece diffonderà informazioni tra i propri associati e promuoverà forme di aggregazione tra le imprese della filiera automotive per identificare proposte progettuali da sviluppare nella Piattaforma Europea e supporterà la Regione in attività conoscitive della filiera automotive.

A Pisa però, durante la conferenza di Movet, sono stati anche delineati gli scenari possibili delle auto del futuro quando le luci della città che, grazie alla tecnologia 5G, comunicheranno con i veicoli e i motori saranno realizzati grazie alle stampanti 3D. Fino alle auto a guida autonoma, che dovranno sviluppare un sistema di cybersecurity che eviti pericolose intrusione nei software. «Ogni luce visibile presente in città - spiega Lorenzo Mucchi del laboratorio Visicore (Università di Firenze, Istituto nazionale di ottica del Cnr, laboratorio europeo di spettroscopia non lineare e polo universitario di Prato) - semafori, lampioni o le stesse luci delle auto, può essere modulata per comunicare informazioni ai veicoli. La svolta è arrivata con le lampade a led, la cui luminosità può essere modulata velocemente senza che l’occhio umano se ne accorga. Abbiamo dotato i semafori di un modulatore di luce e associato a luce accesa/spenta i valori 0/1, così l’impulso luminoso diventa informazione digitale. In più, abbiamo dotato i semafori di un modem 5G per collegarli alla rete, mentre i veicoli avranno sul cruscotto o sul retro dello specchietto retrovisore un dispositivo che riconverte gli impulsi luminosi in informazioni che poi possono essere mostrate sul display dell’auto o se il mezzo è, a guida autonoma, saranno direttamente trasferite alla centralina, ad esempio per effettuare una frenata d’emergenza in una situazione di pericolo». I motori realizzati con le stampanti 3D saranno, invece, meno inquinanti. «Le industrie automotive della Toscana - conclude Ciuffo - producono ed elaborano le loro strategie e i loro manufatti e fanno ricerca applicata di altissimo livello. Gli incentivi che abbiamo messo a disposizione con i bandi daranno presto i loro risultati».