Alessio Figalli: il super matematico premiato viene dalla Normale di Pisa

La soddisfazione della prestigiosa università per questo ex studente che vince una sorta di "Nobel" della materia

Alessio Figalli

Alessio Figalli

Pisa, 1 agosto 2018 - Grande soddisfazione nei corridoi della Scuola Normale di Pisa: Alessio Figalli, ex studente romano e "normalista", ha vinto il premio più prestigioso per un matematico, la medaglia "Fields". Una sorta di Nobel della materia, un riconoscimento internazionale di grande prestigio. E Pisa dunque esulta per questa notizia che arriva nel primo pomeriggio di mercoledì 1 agosto. Figalli, 34 anni, è nato a Roma e dopo la maturità classica scelse le scienze matematiche e la Normale. La medaglia viene assegnata ogni 4 anni a quattro scienziati under 40.

Una conferma dell'eccellenza italiana: rappresenta questo, per il direttore Scuola Normale Superiore di Pisa, Vincenzo Barone, l'assegnazione della medaglia Fields ad Alessio Figalli. «Conferma - rileva in una nota - la tradizione di eccellenza formativa che contraddistingue la Scuola Normale Superiore in tutte le discipline di base». Sono molti, infatti, i matematici celebri passati dalla Normale, come Vito Volterra, Mauro Picone, Guido Stampacchia, Aldo Andreotti, Camillo De Lellis che oggi insegna a Princeton, e Luigi Ambrosio, che ha seguito Figalli nei suoi studi.

«Alla Normale - prosegue Barone - Figalli ha trovato i suoi maestri, che presto sono diventati suoi 'parì». Barone rileva inoltre che, gli studi classici di Figalli non solo «non gli hanno affatto impedito di ottenere i risultati prestigiosi che ha raggiunto,», ma gli hanno dato «ampiezza di visioni e comprensione della complessità».

Per Ambrosio, che ha seguito la formazione di Figalli, il giovane vincitore della medaglia Fields «é un problem solver, di eccezionale talento», capace di «velocità e profondità nell'assimilazione dei lavori dei matematici che ci hanno preceduto, inventiva» e con una «personalità, al tempo stesso carismatica e di grande equilibrio, che lo rende un collega benvoluto e stimato da tutto il nostro ambiente e un ambito collaboratore nelle ricerche».