REDAZIONE PISA

Al ‘Bagno Balena’, coccolati in ogni angolo

Lo stabilmento balneare di Massimo Paolicchi. da 42 anni accoglie pisani e vacanzieri. E c’è anche la possibilità di soggiorni in 12

Una famiglia, unita nei momenti più difficili, chiassosa quando si tratta di festeggiare, presente sempre per regalare compagnia e relax nelle assolate giornate estive. Il perfetto riassunto del Bagno Balena, una delle istituzioni di Marina di Pisa, lo tratteggia Maurizio Paolicchi, proprietario dello stabilimento e custode di una storia pluridecennale. "I miei genitori fondarono il bagno ormai 42 anni fa – spiega -. Da quel momento la famiglia Paolicchi non ha più lasciato il Balena: oggi lo gestisco io e sto trasmettendo la passione a mio figlio. Ogni angolo è coccolato e custodito come un tesoro da Alessandro Lauri, da 35 anni il nostro braccio destro, e Dario Paolicchi". Nessuno ovviamente avrebbe pensato a due estati consecutive caratterizzate da una pandemia, "ma la clientela per fortuna ha risposto comunque con entusiasmo, affetto e comprensione" sottolinea Maurizio. "Purtroppo, a causa dei regolamenti anti-contagio – prosegue -, abbiamo dovuto dimezzare l’offerta di ombrelloni. Tutte le postazioni sono esaurite per l’intera stagione balneare. Si percepisce la grande voglia di vivere con il sorriso le ore di relax trascorse sotto l’ombrellone, in mare o al bar". Tutto nel completo rispetto delle direttive per la sicurezza: la firma sul registro delle presenze è diventata un rito quotidiano, così come la sanificazione di tutta la struttura, compresi i 12 chalet per gli ospiti in villeggiatura, e l’utilizzo della mascherina nei luoghi comuni.

"Aver dovuto rinunciare a molti momenti di aggregazione ha reso un po’ più tristi le giornate – ammette Maurizio -. Ma i nostri sforzi per garantire la sicurezza di tutti sono ripagati quando vediamo i clienti arrivare o darci l’arrivederci con il sorriso". Anche se non sono mancati i momenti complicati nei mesi che hanno preceduto l’apertura della stagione e durante l’estate: "Abbiamo dovuto ricostruire alcune cabine distrutte – sottolinea Maurizio -: è un lavoro duro, ma il nostro "patto" con il mare e il vento comprende anche queste operazioni. Mareggiate e libecciate qui picchiano duro". L’unico problema che attende ancora una soluzione è quello del parcheggio: "Abbiamo a disposizione soltanto 15 posti auto che nei fine settimana vengono esauriti in pochi minuti. Moltissime famiglie sono costrette a cercare a lungo un parcheggio poiché i posti presenti all’esterno non sono sufficienti per soddisfare di tutti i bagni della zona. È un aspetto penalizzante che dovrebbe essere risolto, così da accrescere ulteriormente il lavoro di riqualificazione".

Andrea Martino