"Affermazione storica per la nostra coalizione La vittoria è soltanto rimandata di 15 giorni"

Il sindaco uscente Michele Conti rivendica con orgoglio gli oltre 3500 voti di distacco: "Solo qualche scehda contestata ci separa dal 50% +1. Ho sentito il calore dei pisani. Loro sanno bene che cosa c’è in gioco".

di Gabriele Masiero

PISA

"Solo una manciata di voti e qualche scheda contestata ci hanno separato dal 50%+1, che avrebbe chiuso i giochi al primo turno. Ora si tratta di tornare in strada e chiedere di nuovo il voto per continuare la svolta storica della città. Il voto, sotto il profilo politico, è chiarissimo e noi andremo a vincere al ballottaggio perché abbiamo una grande responsabilità verso quei tantissimi cittadini che hanno premiato la nostra proposta".

Guarda avanti il sindaco uscente Michele Conti dopo una notte trascorsa probabilmente senza chiudere occhio. E si rimbocca le maniche perché "già da oggi saremo in strada a incontrare gli elettori per spiegare la nostra proposta politica". Conti assicura che non si appellerà neppure ai voti contestati che gli hanno fatto sfumare il successo al primo turno per pochi consensi: "Io mi occupo di politica e del ballottaggio e quindi sono già ripartito per lavorare sul nostro programma e riconquistare tutti i voti che già abbiamo preso e che hanno decretato il nostro successo. La questione dei voti da verificare è tecnico amministrativa e non mi riguarda direttamente. Io voglio vincere nelle urne".

Poi rivendica il suo consenso: "La gente ha capito che noi siamo il vero civismo. Lo dimostra il grande successo della mia lista Pisa al centro, così come sono soddisfatto e sento una grande responsabilità di completare il lavoro avviato in questi cinque anni. Siamo riusciti a prevalere praticamente in tutti i quartieri della città, compresi quelli che storicamente votavano a sinistra: è un’affermazione storica della nostra coalizione se si considera che la coalizione tradizionale di centrodestra a settembre era sotto di 10 punti percentuali, e che invece ora è riuscita a staccare il candidato del centrosinistra di oltre 3.500 voti". Conti si dice "contento del risultato della coalizione e delle liste collegate che mi hanno supportato con lealtà: ringrazio tutti i candidati che si sono messi in gioco per continuar quel cambiamento che Pisa ha iniziato nel 2018 e ringrazio anche i tanti votanti (20.091) che si sono espressi con nettezza".

È stata una bella campagna elettorale - aggiunge il candidato del centrodestra - e ho sentito il calore della gente che mi spingeva ad andare avanti. Ora si tratta di fare un ultimo sforzo. Sono convinto che i pisani si rendano conto della posta in gioco. Di fronte ci sono due possibilità: scegliere di andare avanti per il bene della città o decidere di tornare indietro. Martinelli rappresenta la seconda ipotesi. I dati del voto lo confermano e dimostrano il fallimento del laboratorio politico nazionale confermato dalle presenze a Pisa durante la campagna elettorale di Schlein e Conte che si è sgretolato di fronte al buongoverno di questi anni". E attacca: "I pochi voti della Citta delle persone, la quasi scomparsa del M5S e la poca influenza della sinistra civica ecologista confermano la nostra convinzione che quella di Martinelli non era una candidatura civica, come volevano sostenere, ma esclusivamente a trazione Pd". Infine, Conti sottolinea la necessità di "scongiurare una vittoria di Martinelli e del centrosinistra perché altrimenti non ci sarebbe alcun cambio di rotta ma tornerebbero tutti quelli che la città ha conosciuto negli anni precedenti e per questo da subito torneremo tra la gente a spiegare quello che abbiamo fatto e quello che intendiamo fare: non chiediamo un voto per fare di Pisa un laboratorio politico, lo chiediamo per cambiare Pisa e i cittadini lo hanno capito e apprezzato il grande lavoro fatto, chiedo loro di fare un ultimo sforzo".