Accoglienza alla Scuola Sant’Anna. Primo benvenuto ai 78 nuovi allievi

La settimana di ingresso delle matricole, con la rettrice Sabina Nuti, i presidi di Scienze Sociali. Anna Loretoni e Scienze sperimentali Cesare Stefanini e i vicepresidi Arianna Martinelli e Chiara Pucciarelli.

Emozioni da primo giorno di scuola per i 78 allievi che iniziano il percorso di formazione universitaria alla Scuola Superiore Sant’Anna. Ieri infatti si è svolto il primo appuntamento de "La settimana dell’accoglienza", pensata per scoprire le strutture della Scuola Superiore Sant’Anna, fare conoscenza con gli allievi e docenti, vivendo anche momenti di confronto in luoghi simbolo della città di Pisa, come il parco di San Rossore o piazza dei Cavalieri. "Il percorso formativo è fatto di saperi – ha ricordato la rettrice Sabina Nuti, intervenendo in apertura della cerimonia di benvenuto - ma è fatto anche di comunità". Alla cerimonia di benvenuto hanno partecipato la rettrice Sabina Nuti, i presidi di Scienze Sociali Anna Loretoni e Cesare Stefanini di Scienze Sperimentali, i rappresentanti degli allievi. Le vicepresidi di Scienze Sociali Arianna Martinelli e di Scienze Sperimentali Chiara Pucciariello.

"Nella vita non c’è nulla da temere, solo da capire" è la citazione "rubata" a Margherita Hack con cui la preside Anna Loretoni ha voluto invitare non solo allo studio i ragazzi, ma anche a adottare una postura aperta e curiosa verso questa nuova esperienza. Rispetto all’anno scorso, ci sono 10 i posti in più. "Avevo fatto domanda alla Sant’Anna dopo la scuola di orientamento – spiega Jacopo Martino, 19 anni, di Trieste -. Studierò scienze economiche, mi piacerebbe lavorare in contesti internazionali come l’Onu o l’Unione Europea, per cercare alternative ai modelli economici, che siano più giusti e sostenibili".

Dello stesso avviso Alessio Amorosi di Piossasco, in provincia di Torino. Anche lui arrivato alla Sant’Anna dopo la scuola di orientamento: "Mi vorrei dedicare alla ricerca biomedica". Un nuovo entusiasmante percorso di vita con grandi aspettative per il futuro: "Mi aspetto di trovare tante porte aperte nella mia carriera universitaria – risponde Marianna Ventura, dalla Lombardia a Pisa per studiare Scienze Politiche -. In futuro, vorrei lavorare in qualche Ong". Tanto entusiasmo soprattutto anche di fronte alla vita collegiale della scuola: "Mi aspetto una positiva contaminazione di intelligenze in un ambiente notoriamente interdisciplinare – spiega Bianca Mulé, pisana e una delle poche donne ad essere entrata nel corso di ingegneria elettronica -. Per chi fa ingegneria il confronto con altre materie è fondamentale".

Enrico Mattia Del Punta