MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Accesso al credito sempre più difficile a Pisa, Confcommercio: "Sistema in profonda crisi"

Il calo del credito non risparmia alcun settore. Le costruzioni segnano un arretramento dell’8,3%, l’artigianato cede il 6,6%, l'industria si ferma a meno 6,3% mentre il comparto dei servizi registra una riduzione del 1,9%

Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa

Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa

Pisa, 23 luglio 2025 – “Il crollo dell’accesso al credito da parte delle imprese è un segnale d’allarme che non possiamo più permetterci di ignorare”. Esprime tutta la sua preoccupazione il direttore generale Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli. I dati pubblicati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest fotografano una situazione preoccupante per le piccole e medie imprese di Pisa e Provincia: “nel 2024 il credito alle imprese è sceso del 6,3%, in un quadro che vede la provincia peggiorare rispetto alla già negativa media regionale, attestata a meno 1,1%”. “Dopo una crescita registrata tra il 2021 e il 2022, oggi ci troviamo di fronte a una drastica inversione di tendenza. La sola flessione registrata nel 2024 comporta una perdita di 188 milioni di euro. Le piccole e medie imprese, che rappresentano l’ossatura della nostra economia e stanno affrontando una vera emergenza finanziaria". Il calo del credito non risparmia alcun settore. Le costruzioni segnano un arretramento dell’8,3%, l’artigianato cede il 6,6%, l'industria si ferma a meno 6,3% mentre il comparto dei servizi registra una riduzione del 1,9 %. “Gli investimenti pubblici legati al PNRR e alle grandi opere non bastano se poi le micro e piccole imprese restano senza liquidità e continuano a trovare enormi difficoltà nell’ottenere nuove linee di finanziamento”. A rendere ancora più complesso lo scenario è “l'indebitamento complessivo che sale dell’1%, superando i 5,3 miliardi di euro. In particolare, il credito al consumo ha segnato un aumento del 6,5 %, mentre i mutui immobiliari restano stabili e i prestiti personali superano 1,5 miliardi di euro. Dati che non devono trarre in inganno – avverte Pieragnoli - le famiglie si indebitano per mantenere un tenore di vita dignitoso e in assenza di una crescita reale il rischio è che questo indebitamento diventi una trappola”. “Questi dati sono il sintomo di un sistema in profonda crisi. Le imprese, in particolare quelle del commercio, del turismo e dei servizi, hanno bisogno di credito per avere il necessario ossigeno. Gli imprenditori temono un serio peggioramento della propria situazione di liquidità, oltre che una diminuzione delle prospettive commerciali e di crescita. Serve necessariamente più attenzione da parte del sistema bancario, e in un momento storico difficile come questo Confcommercio sta cercando di offrire servizi sempre più puntuali ed efficaci, anche attraverso specifici accordi stipulati con gli istituti di credito del territorio. L'area Credito di Confcommercio Pisa è a disposizione per offrire soluzioni su misura con modalità agevolate” conclude Pieragnoli.