
Il Sindaco Conti, l'Assessore Filippo Bedini e il Cav. Giuseppe Pantaleo
L’Assemblea dei Soci dell’Accademia dei Disuniti di Pisa, lo scorso 21 marzo, ha eletto all’unanimità il nuovo Console, il Cav. Giuseppe Pantaleo. Una votazione di assoluto rilievo per l’associazione, che rinnova le cariche al vertice dell’Accademia dopo 18 anni di consolato onorario presieduto dal Commendatore Ferdinando Ciampi. Oltre alla carica di Console, i risultati dello scrutinio hanno rinnovato l’intero Consiglio Direttivo, composto da: Prof. Maurizio Berretta, Sig. Francesco Lattanzi, Prof.ssa Sandra Lucarelli, Dott.ssa Veronica Manghesi, Sig. Gennaro Oliva, Dott. Emanuele Ramazzotti (Segretario), Sig. Piero Sbrana, Sig. Roberto Sbrana e Sig. Sergio Simi.
Un rinnovamento accolto con piacere dal Sindaco Conti e dall’Assessore alle Tradizioni Storiche Filippo Bedini i quali, nei giorni che hanno seguito l’insediamento di Pantaleo a capo dell’Accademia, hanno accolto il nuovo Console nelle sale comunali. Ma il primo appuntamento ufficiale del Cavaliere, rimandato a causa dell’allerta meteo emanata a marzo, sarà venerdì 9 maggio alle ore 18, nel salone delle conferenze del Palazzo del Consiglio dei Dodici a Pisa.
All’introduzione del Console seguirà il racconto della storia della Regia Nave Corazzata “Pisa”, varata nel settembre del 1907, e del contesto nel quale navigò. La storia del “Pisa” verrà illustrata dal Capitano di Vascello del Genio Navale (riserva) Cav. Marco Aglietti, formatore sulla gestione delle emergenze di bordo a favore degli equipaggi delle Unità della Marina Militare e appassionato di storia navale.
Il “Pisa”, dalla guerra Italo-Turca alla Prima guerra mondiale
Costruito in un contesto di crescenti tensioni internazionali, l’incrociatore corazzato Pisa venne prima impostato nel 1905 e poi varato nel settembre del 1907 nei cantieri di Livorno. La Regia Nave Corazzata “Pisa”, capoclasse dell’omonimo modello di incrociatore corazzato della Regia Marina, venne costruita in breve tempo assieme all’unità gemella “Amalfi” e al “Georgios Averof”, destinato alla marina greca. Costato 19.138.802 lire il “Pisa”, con le sue 10mila tonnellate di dislocamento, prese parte a numerose operazioni in tutto il bacino del Mediterraneo.
Dalla guerra Italo-Turca alla Prima Guerra Mondiale, i suoi cannoni di grosso calibro aprirono il fuoco nei Dardanelli, in Cirenaica, Tripolitania e nel Mar Egeo. Di stanza a Taranto durante il corso del conflitto, l’incrociatore corazzato venne radiato nel 1937, a poco meno di 20 anni dal termine delle ostilità, il tutto dopo aver salpato per anni come nave scuola per gli allievi dell’Accademia Navale di Livorno.