A Vecchiano il progetto "Teatro Insieme 2022"

Quando il palcoscenico diventa fucina di inclusione sociale. Concluso il primo stage sul territorio

I ragazzi di "Teatro Insieme 2022"

I ragazzi di "Teatro Insieme 2022"

Vecchiano (Pisa), 24 settembre 2022 – Si è da poco concluso a Nodica presso la sede dell’Associazione Teatro Spettacolo AtTieSse, il laboratorio gratuito “Teatro Insieme” rivolto a tutti i giovani del territorio, che unisce alle finalità artistiche anche obiettivi socio-educativi e di inclusione sociale. L’attività, aperta a tutti gli appassionati di teatro, ha avuto l’obiettivo di accogliere ed includere nel suo ambito anche ragazzi e ragazze che faticano un pochino di più nell’inserimento sociale. E adesso si pensa già al prossimo stage, che con tutta probabilità si svolgerà nel periodo natalizio. ANGORI - Anche il Sindaco Massimiliano Angori ha fatto visita al gruppo di giovani, intenti in questa attività: “E’ affascinante vedere e apprezzare come questa esperienza possa essere fucina di esperienze positive, oltre le barriere e i limiti che, comunque, ciascuno di noi ha”, ha affermato il primo cittadino. “Attraverso un coinvolgimento attivo di questi ragazzi e ragazze si lavora su dinamiche formative che potranno essere utili per tutti, anche nel vissuto quotidiano, una vera e propria palestra di reale inclusione, per cui non possiamo che dire grazie ad Attiesse, già importante realtà culturale del nostro territorio, che si contraddistingue positivamente anche in questo ambito più strettamente sociale”. “E’ stato già dalla prima fase, lo scorso anno, che sono rimasto molto interessato al Progetto, quando mi fu presentato dall’assistente sociale e dallo psichiatra del distretto di Vecchiano, insieme all’Attiesse. Ma questa seconda edizione ha rappresentato un arricchimento della proposta, ancora più articolata e più legata al territorio, che la nostra amministrazione intende sostenere”, aggiunge Angori. ATTIVITA' - C’è stata tanta emozione e voglia di fare, infatti, in questo nuovo inizio di attività. Si è respirate un’armonia ed un’energia che fanno star bene, ma anche la sicurezza che deriva dagli esiti positivi della precedente esperienza già messa in atto in fase sperimentale all'inizio dell'estate 2021, sulla base di una collaborazione, tra soggetti del terzo settore (Attiesse Associazione Teatro Spettacolo di Vecchiano e Laboratorio Artificio di San Giuliano Terme), e a livello volontaristico, operatori del Servizio di Salute Mentale dei presidi distrettuali di Vecchiano e San Giuliano Terme, interessati a sostenere l’integrazione sociale di quei ragazzi, -ormai veramente tanti-, che di fronte ad una società sempre più difficile, avvertono un lieve disagio psico-sociale, e che, pur mostrando livelli di competenze e autonomia buoni, hanno bisogno e voglia di rinforzarsi. RONCELLA - “Siamo contenti ed anche un po’ emozionati di fronte a questa nuova fase, perché la precedente aveva mostrato dei risultati che non possiamo che definire “toccanti”: abbiamo visto ragazzini aprirsi con una rapidità impressionante e mettersi in gioco con una fiducia ed una spontaneità inaspettate, soprattutto in questi anni flagellati dall’isolamento e talvolta dall’imbarbarimento che deriva dalla pandemia” aggiunge Michelangelo Roncella Presidente di Attiesse, “insieme ai nostri volontari abbiamo scelto come conduttrice Gilda Rinaldi Bertanza per la sua professionalità: l'esperta teatrale che ha già condotto l'esperienza nel 2021 e ha condotto lo stage di questi giorni è stata scelta dall’Attiesse non solo per il curriculum artistico, ma anche per la specializzazione pedagogica in campo teatrale, la competenza socio-educativa con la capacità di cogliere e sciogliere i meccanismi di difesa e chiusura dovuti all’emotività. E’ attrice e pedagogista teatrale, laureata all’Accademia Internazionale di Teatro di Roma, oltre che studiosa e sperimentatrice di metodi inclusivi di didattica nell’ambito teatrale.” PARTECIPANTI - “I partecipanti al corso hanno una sensibilità così grande che non basta la ‘tecnica tradizionale’ per accoglierli” - sottolinea Gilda – “bisogna rimodulare l’approccio volta volta: ho sempre ritenuto fondamentale dare spazio alle loro emozioni, perché sta proprio lì la forza educatrice del teatro. Ed è importante farlo con la mano delicata, l’anima aperta, ma anche con equilibrio e consapevolezza. Per questo, nel corso della mia esperienza formativa e professionale, ho rielaborato e sperimentato una metodologia didattica (un riadattamento del metodo Grotowsky), mirata a creare percorsi che siano contemporaneamente appetibili per gli aspiranti attori, anche quelli più esigenti, ma, al tempo stesso, accessibili ed inclusivi per i destinatari un pochino più in difficoltà e comunque privi di esperienze teatrali” DEL ZOPPO - “E’ proprio questo, infatti, l’aspetto che mi ha colpito di più” afferma l’Assessore Lorenzo Del Zoppo, che si è recato in sede Attiesse il giorno di inizio dello stage, “il fatto che sul territorio Pisano non abbiamo niente di simile. Ci sono laboratori teatrali di vario tipo, come anche percorsi socio- riabilitativi, ma nessuna esperienza così mirata a coniugare l’arte con l’inclusione, direttamente dentro la Comunità. Mi ha colpito, inoltre, la rete di associazioni, che si è creata intorno al progetto e la vitalità che ho potuto vedere e godere di persona fin dall’inizio dello stage” aggiunge “tanti giovani che si danno da fare, ognuno con la sua diversa competenza: chi più sul versante artistico/teatrale, chi più su quello socio-educativo, ma tutti in sinergia”. “Mi sembra che l’assessore abbia colto un aspetto fondamentale del Progetto: la sua collocazione nel vivo dei luoghi di crescita dei giovani” commenta l’assistente sociale, “che crede molto nell’integrazione tra territorio e servizi” “Miriamo, infatti, alla costruzione di ‘occasioni’ che creino un terreno fertile per la crescita di una socialità, che dovrà trovare la sua forza e la sua continuità nella stessa comunità territoriale, attraverso energie e risorse da far emergere all’interno di quest’ultima. E per questo è necessario coniugare gli sforzi dei servizi socio-sanitari e degli enti pubblici con le istanze che emergono direttamente dal territorio, fuori dai servizi specialistici, incoraggiarle e potenziarle” conclude, mentre ringrazia tutti per l’impegno e l’entusiasmo. M.B.