
"L’aumento dei costi dell’energia è stato spaventoso nel primo semestre dell’anno. Per quanto riguarda l’energia elettrica abbiamo avuto maggiori costi pari al 255% rispetto al 2019 e del 183% in più rispetto al 2021, mentre per il gas i rincari si attestano al 202% rispetto al 2019 e al 210% rispetto al 2021. Insomma, si tratta di maggiori spese per circa 900 mila euro". La radiografia, numeri alla mano, della ricaduta della crisi energetica arriva direttamente da Enrico Dell’Artino, amministratore delegato di Asso Werke, azienda tra le più energivore del territorio che consuma 12 milioni di di kilowatt ora e un milione di metri cubi di gas all’anno, con sede a Fornacette. Asso Werke produce componenti termici per motori ad alte prestazioni ed è partner fondamentale per industrie come la Ducati, la piaggio e la Ferrari. "I consumi di energia - spiega Dell’Artino - alimentano un complesso industriale di circa 70 mila metri quadri, con 449 dipendenti, che comprende fonderia di alluminio, trattamenti termici, forgia, lavorazioni meccaniche e impianti chimici per rivestimenti superficiali. La crisi di queste settimane ha su di noi un impatto rilevante e per questo sono necessarie immediate soluzioni politiche: ridurre e poi rendere stabile il costo dell’energia, evitare razionamenti e chiusure di gas ed energia elettrica che per noi sarebbero un disastro e paralizzerebbero la nostra produzione e, di conseguenza, anche quelle delle aziende che riforniamo e un supporto del Governo più incisivo di quello avuto finora attraverso il Decreto Aiuti per le aziende energivore".
Asso Werke però è pronta anche a fare fino in fondo la propria parte e a lavorare sull’efficientamento energetico, anche a medio-lungo termine: "Abbiamo messo in atto tutti i provvedimenti necessari - conclude il manager - per realizzare sui tetti dei nostri capannoni un impianto fotovoltaico capace di produrre 3 milioni di kilowatt ora di energia in un anno, pari a circa un quarto dei nostri consumi. I lavori partiranno nelle prossime settimane ma l’impianto non entrerà in funzione prima di 18-24 mesi. Quindi l’aiuto del governo è indispensabile per assicurare la produzione e lavoro".
Gab. Mas.