Un metaviaggio nelle città invisibili

Un metaviaggio  nelle città   invisibili
Un metaviaggio nelle città invisibili

MONTECATINI TERME

Nella splendida cornice del caffè storico del Tettuccio, sotto gli scorci bucolici della Valdinievole ritratti da Maria Biseo e Giuseppe Moroni, le oniriche figure liberty mollemente adagiate in un cielo serotonino di Giulio Bargellini, la boiserie Belle Epoque dei banchi lignei e degli specchi sapientemente intarsiati, nei giorni scorsi si è aperta la terza stagione dedicata ad un appuntamento annuale importante per il liceo Salutati, le "Conversazioni", che prende avvio con l’intervento della dirigente scolastica, dott.ssa Marzia Andreoni. La preside, nell’introdurre la conferenza, ha lodato l’accurato, minuzioso e rigoroso lavoro di ricerca operato da un gruppo di docenti del Salutati, formato dai professori Francesco Ciumei, Emanuele Coppola, Franca Pellegrini e Paolo Vitali, che si è cimentato nell’approfondire un tema caro a Calvino, quello delle "città invisibili", occasione di confronto attivo intergenerazionale nel quale docenti e alunni duettano abolendo "steccati di interesse" all’insegna di una prospettiva che definire "interdisciplinare" è riduttivo. A seguire, l’intervento del prefetto di Pistoia, dott.ssa Licia Donatella Messina, la quale ha elogiato l’impegno del Liceo nell’identificare forme sempre nuove mediante le quali i giovani affiancati dai loro insegnanti, affrontano temi tradizionali secondo prospettive trasversali e accattivanti. Il sindaco di Montecatini, Luca Baroncini, ha ricordato il legame personale (da ex allievo) col Salutati e ribadito l’importanza della città come "spazio creato per gli umani, per servire gli umani" nell’ottica di un miglioramento progressivo delle condizioni di vita all’interno del nucleo urbano. Dopo l’introduzione della prof.ssa Beatrice Cappelli -coordinatrice delle attività di aggiornamento e formazione per il Liceo- vengono presentate le origini del Convegno, nato qualche anno fa con l’intento di armonizzare, in un confronto dialettico su argomenti comuni, idee diverse, valutate, commentate e chiosate da generazioni distanti ma non antinomiche. Come ricordato dalla prof.ssa Laura Diafani, moderatrice nei due incontri, il centenario calviniano è un mero pretesto per trattare il tema dello "spazio" urbano e non, inteso come terreno di confronto nel quale perpetuare una narrazione in cui la tradizione si coniuga e sostanzia nell’innovazione. Nel primo intervento, il professor Emanuele Coppola, docente di storia e filosofia e autore di vari contributi sulla fenomenologia di Edmund Husserl, conversa con l’allieva Carolina Porciani della classe 5C; vengono posti problemi di "definizione" a iniziare da un quesito semplice quanto arduo: cosa è la città oggi? Non più la città tradizionale contenuta all’interno della cinta muraria, ma qualcosa che avanza divorando la distanza rispetto al non-urbano.