REDAZIONE MONTECATINI

Tutti in moto contro il bullismo Progetto delle Simpatiche Canaglie

Bikers a scuola per sensibilizzare su questo tema. L’assessore Rastelli: "Sanno farsi ascoltare dai ragazzi"

Tutti in moto contro il bullismo Progetto delle Simpatiche Canaglie

Bikers con giacca di pelle duri con i prepotenti, ma dal cuore tenero, con i bambini in difficoltà. Tutti in moto contro il bullismo insomma con l’associazione Simpatiche Canaglie che continua a impegnarsi a proteggere, difendere e assistere bambini vittime di gravi maltrattamenti e abusi in Valdinievole. Adesso lo fa direttamente nelle scuole di Montecatini dirette dal dirigente scolastico Roberta Tomei, in un progetto di prevenzione che vede il coordinamento dell’insegnante Donatella Vannelli, che ormai li vede protagonisti da alcune settimane. "Vista la natura di questa associazione, che non vuole essere soltanto interventista – spiega Franco, portavoce del gruppo – ci siamo spinti inoltre a fare prevenzione e ad occuparci anche del bullismo, in quanto questo fenomeno è a tutti gli effetti un grave maltrattamento. L’associazione è la naturale prosecuzione di una precedente esperienza di anni nel settore, che ha portato i volontari a prendere consapevolezza della essenziale ed imprescindibile necessità di un intervento precoce e tempestivo, attraverso azioni di prevenzione la dove il fenomeno potrebbe verificarsi o la dove purtroppo si è già manifestato". L’associazione ha già potuto sperimentare l’organizzazione di eventi promozionali a favore dei bambini, come quello avvenuto a Maggio 2019 che ha visto la partecipazione di più di trecento bambini. "Con questo progetto l’associazione Simpatiche Canaglie si propone di inserirsi al fianco delle istituzioni scolastiche nella lotta a questo fenomeno, apportando la propria esperienza di vita, la spontaneità e la positività che caratterizzano l’ambiente "Biker", aiutando le vittime, gli eventuali spettatori o testimoni del fatto, i complici e il bullo stesso". Il progetto è mirato per le varie fasce di età, finalizzato a minare le basi del bullismo con incontri diretti con i bambini o con i ragazzi, insegnanti e genitori. ontro il bullismo usano moto come elemento simbolico di forza insieme al meta-messaggio della vita bikers: il gruppo come sostegno, contenitore emotivo, difensivo, capace di esserci, di proteggerci e di sostenerci come una famiglia, ma che richiede la lealtà e la collaborazione di ognuno. I progetti sono indirizzati ai ragazzi degli ultimi due anni della scuola primaria e a quelli della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Soddisfatta della collaborazione anche l’assessore al sociale Federica Rastelli, che ha detto "L’associazione già è impegnata in progetti sul territorio, dimostrandosi sempre persone adorabili con i ragazzi e sono felice che i loro progetti partano proprio dalle scuole, dove sanno trattare l’argomento in modo diverso dal solito".

Arianna Fisicaro