REDAZIONE MONTECATINI

Turismo, il dramma dei lavoratori stagionali

Senza stipendio e con indennità di disoccupazione ormai esaurita, spesso si sono visti respingere il bonus Covid da 600 euro

Distribuzione buoni spesa

Montecatini Terme, 4 giugno 2020 -   C’era una volta il lavoratore stagionale, utilizzato negli alberghi, nei ristoranti e alle Terme durante il periodo di punta. Quando non lavorava, riscuoteva l’indennità di disoccupazione e riusciva ad arrivare alla fine dell’anno in maniera più che onorevole. Molti lavoratori, soprattutto quelli che sarebbero dovuti entrare in servizio negli hotel a marzo, non vedono un euro da tre mesi e sono stati costretti a rivolgersi a enti benefici o di volontariato per i generi alimentari. A marzo, esaurita l’indennità di disoccupazione, diversi dipendenti non hanno potuto riscuotere quella per l’emergenza sanitaria perché titolari di reddito di cittadinanza, anche solo di appena 66 euro. Addirittura sono rimasti esclusi i titolari di piccole pensioni di invalidità, spesso di appena 100 euro. Per pagare l’affitto di casa, queste persone sono corse a fare domanda in Comune, mentre il bonus spesa di 250 euro si è rivelato una tantum. "A Pasqua – racconta una ex dipendente stagionale di albergo – prendendo una piccola parte di quei soldi con cui dovevamo andare avanti per un po’, io e mia figlia abbiamo potuto prendere un pollo. Lo abbiamo mangiato metà a pranzo e metà a cena. Se non fosse per le associazioni di volontariato che ci aiutano, rischieremmo di morire di fame. Il pagamento delle bollette è stato sospeso e in caso di morosità non vengono tagliate le utenze, ma quella successiva è stato maggiorata".  

Molti lavoratori stagionali hanno scoperto di non risultare con questa qualifica all’Inps, a causa di errori commessi da consulenti del lavoro. Gli esclusi dall’indennità Covid di marzo, che in ogni caso non potranno più ricevere, confidano adesso in quelle di aprile e maggio, dopo le rassicurazioni del governo. La situazione resta comunque difficile, visto che in base a una stima ufficiosa il 70% dei lavoratori stagionali rischia di non trovare lavoro a Montecatini nel 2020. «Lavoravo in un hotel – racconta un 33enne –come portiere di notte. Non è il lavoro più bello del mondo, ma l’ambiente era fantastico e rendeva tutto più leggero. A causa del Covid, l’albergo non riaprirà e mi sono ritrovato a reinventare la mia vita". Una vedova, con due figli a carico, lavorava in un altro hotel di Montecatini. "Adesso – spiega – sono costretta ad andare avanti con 480 euro, la reversibilità della pensione di mio marito. Come posso sfamare i miei figli?". Un’altra persona, che ha dedicato il suo lavoro tra bar e ristoranti, ha visto respingere la sua domanda per i 600 euro relativi a marzo. "Non lavoro da fine gennaio – spiega – per cui non riesco più a pagare l’affitto e altre utenze. In vita mia non avrei mai creduto di trovarmi in una situazione del genere". Un’altra madre di due bambini è stata esclusa dall’indennità perché il marito percepisce il reddito di cittadinanza. "Ho ricevuto la risposta di rifiuto. Già prima di questa emergenza era davvero dura andare avanti". Un uomo e sua moglie lavoravano come dipendenti a termine in un albergo, senza che nel contratto fosse stata apposta la dicitura del stagionalità. "Lei ha terminato a ottobre – racconta – e ha esaurito la disoccupazione a gennaio e quindi si trova priva di reddito. Io ho potuto usufruire della disoccupazione per quasi due anni. Il lockdown non ha diminuito le spese delle famiglie e speravamo in questi ipotetici aiuti poi respinti". Daniele Bernardini